Cassano: “Il Napoli mi ha ricordato l’Atalanta di Gasperini, ritmo e tiri a raffica”

Nel suo intervento al podcast Viva el Fútbol, Antonio Cassano ha commentato con entusiasmo la vittoria del Napoli contro il Genoa, tracciando un curioso paragone con l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. L’ex fantasista barese ha infatti spiegato come la squadra di Antonio Conte gli abbia ricordato la Dea dei tempi migliori per ritmo, intensità e aggressività offensiva. «Il Napoli mi ha fatto paura – ha raccontato Cassano –. Nell’ultima mezz’ora ha giocato con una forza e una continuità impressionanti. Mi ha ricordato un’Atalanta-Lazio di qualche anno fa, quando la Dea tirava in porta ogni minuto e lo stadio era una bolgia. Anche a Napoli si respirava la stessa energia: Conte ha trasformato la squadra».

L’ELLA DEL GIOCO UOMO A UOMO – Cassano ha sottolineato come il Napoli, con l’ingresso di De Bruyne, abbia cambiato volto e atteggiamento: «Conte ha avuto coraggio, ha giocato uomo a uomo dietro e ha spinto con i terzini altissimi, quasi come attaccanti. È lo stesso principio che ha reso grande l’Atalanta: pressing, coraggio e ritmo alto, sempre».

IL LAVORO DI CONTE – Secondo l’ex numero 10, il tecnico salentino sta costruendo l’ennesimo capolavoro: «Conte ha dato un’identità fortissima al Napoli, come Gasperini ha fatto con l’Atalanta. L’Inter forse ha più qualità nei singoli, ma Conte ha De Bruyne, un fuoriclasse che cambia le partite. Con questo atteggiamento, può lottare per tutto».

HOJLUND E L’INTENSITÀ ALLA ATALANTA – L’ex attaccante ha poi elogiato Rasmus Hojlund, sottolineando ancora una volta il suo legame con Bergamo: «Ha una potenza nelle gambe incredibile, protegge palla, fa salire la squadra e quando parte non lo prendi. Sul gol annullato sembrava Bolt. È un attaccante moderno, cresciuto nell’ambiente giusto, con la mentalità e il lavoro che a Bergamo imparano tutti».

Cassano, da sempre estimatore del calcio “coraggioso”, ha chiuso con un pensiero che riassume il suo entusiasmo: «Conte e il Napoli oggi mi hanno fatto tornare alla mente l’Atalanta più bella: una squadra che gioca per dominare, che corre, pressa e diverte. E nel calcio, alla fine, è questa la cosa più bella».