Mondo Social - La pancia del tifo è in ebollizione: “Così si va allo sbaraglio a Marsiglia”

Lo stop di Udine non ha lasciato scorie, ha aperto una voragine. Nei messaggi arrivati in redazione e sui social di TuttoAtalanta.com, il sentimento dominante è la sfiducia. «Così a Marsiglia andiamo allo sbaraglio», scrive Luca di Zanica. Gio R. da Curno rincara: «Primo KO e già si vedono i fantasmi: lenti, scarichi, senza idee».

“CAMBIARE SUBITO?” Il totem che si sgretola è la panchina. Non unanime, ma rumorosa, la frangia che invoca lo strappo: «Serve una scossa adesso: cambiare prima di Marsiglia», propone Sergio di Treviglio. Enrico M. aggiunge: «Se la Juve ha avuto coraggio, perché noi no?». Altri frenano: «Sarebbe un errore gravissimo – scrive Giulio A. –. Juric va messo nelle condizioni di lavorare».

JURIC TRADITO? Dopo le parole del tecnico («Prestazione negativa in tutto»; «si reagisce lavorando»), molti puntano il dito sul gruppo. «Zero contrasti e zero tiri in porta», sbotta Alberto A.: «Quando Lookman, De Ketelaere, Scamacca e gli altri non accendono la luce, nessun sistema regge».
C’è chi indica anche responsabilità tecniche: «Scelte sbagliate dall’inizio, Samardžić e Sulemana spaesati, Scamacca fuori partita», scrive Roby F.

LIMBO EMOTIVO – Tra furia e prudenza, c’è il limbo. «Non buttiamo tutto – Mario C. –: prima sconfitta, sì, ma il percorso non finisce oggi. Marsiglia è un crocevia, fuori l’orgoglio». Chiara di Azzano: «La rosa è forte e costosa, la classifica non rispecchia gli investimenti. O adesso cambia ritmo, o già stagione compromessa».

LA LINEA SOTTILE – Il dibattito è acceso: cambiare o tenere la barra dritta? L’impressione è che la trasferta di Champions valga più di tre punti: è una prova d’identità. Se a Udine l’Atalanta è stata «irriconoscibile», come ha ammesso lo stesso Juric, a Marsiglia dovrà essere inequivocabile: ritmo, contrasti, tiri in porta. Altrimenti la polemica da sussurro diventerà rumore. E allora sì, i dilemmi di oggi diventeranno decisioni di domani.

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