Stevan Jovetic è un personaggio molto conosciuto in Italia. Le sue parentesi alla Fiorentina e all'Inter lo hanno reso famoso, ma soprattutto amato da entrambe le tifoserie, che lo hanno considerato sempre un calciatore di grande classe. Nell'intervista rilasciata a TuttoJuve.com però, l'ex Manchester City ha presentato la partita di domani della Juventus: "I Citizens non stanno vivendo un bellissimo momento, tutti siamo abituati a vederli stravincere con tre o quattro gol di scarto e invece sono un po' in difficoltà in questo momento. È normale perché può succedere nel calcio, poi anche gli infortuni non li stanno aiutando. I bianconeri stanno facendo un campionato così e così e non da Juve, ma l'allenatore è appena arrivato e ci vuole tempo. È una buona squadra, ma non è più quella vincente di anni fa. La mia fiche la metto sul Manchester City: è più forte, pur non essendo in grande forma".
La sfida nella sfida è sicuramente rappresentata dal confronto tra Haaland e Vlahovic, due dei 2000 migliori del nostro calcio.
"Da parte mia ci sarà molta curiosità per questo duello, sono due che segnano e Haaland lo riesce a fare un po' di più. Vlahović sta facendo bene, ma c'è da dire che è più difficile giocare nella Juve poiché non riesci ad avere 3/4 palloni puliti a partita come nel City. L'anno scorso ha fatto benissimo, può migliorare tanto e crescere ancora di più. Gli auguro con tutta sincerità il meglio".
Che cosa pensa di Yildiz? Un po' la ricorda.
"Ci ho giocato contro una ventina di giorni fa con la nazionale (Montenegro-Turchia 3-1 ndr), l'ho affrontato e mi piacciono le sue caratteristiche: è veloce, ha un buon tiro ed è imprevedibile. Per me è molto forte, è giovane e le sue qualità sono importanti. Indossar la maglia della Juve ti carica di responsabilità e pressione, ma sono sicuro che sarà ancora migliore una volta che riuscirà a superare tutto questo".
Adzic è tra i montenegrini più talentuosi.
"In Adžić crediamo davvero tanto, sarà lui il mio erede in nazionale. E' un ragazzo molto qualitativo, forte fisicamente, è appena arrivato dal campionato montenegrino e non è facile riuscire subito ad ambientarsi in Serie A. Questo è un periodo di assestamento, più passerà il tempo e più migliorerà. D'altronde già nel momento in cui è entrato si è comportato bene, ho visto che Motta ne parla bene e gli sta dando fiducia. Può lasciare il segno".
La Juventus aspira a vincere di nuovo. Ci riuscirà?
"Ovviamente sì, ma ci vorrà ancora del tempo. Sono d'accordo sul tipo di progetto che è pluriennale, ho visto che stanno puntando molto sui giovani ma per ottenere dei risultati ci vogliono anche dei giocatori di esperienza e un giusto mix che possa equilibrare il tutto".
Chi sono le favorite per la vittoria dello Scudetto?
"È bello vedere un campionato così in cui ci sono molte squadre che stanno andando alla grande. Sono molto felice del cammino della Fiorentina, stanno riuscendo a tener il passo e la mia speranza è di vederli poter competere per un posto in Champions League come accadeva ai miei tempi. L'Atalanta è spaventosa per quello che sta facendo gli ultimi anni, ormai è all'altezza di sfidare alla pari le squadre top in Europa. Ho ancora in mente la vittoria sul Leverkusen in Europa League, davvero fantastico. Il match con il Real Madrid non sarà affatto scontato, già in Supercoppa quest'estate dimostrarono di poter far bene. Quel che fece la differenza fu l'esperienza in quel tipo di sfide, visto che il Madrid gioca tre finali l'anno".
La Juventus non è tra le favorite?
"Sinceramente no, per me la favorita è l'Inter per via della rosa che è la più completa in Italia. In panchina si accomodano calciatori come Taremi, Frattesi, Correa e Arnautovic. E poi giocano insieme da tantissimi anni, un dettaglio non trascurare a livello di mentalità".
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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