Lunedì 8 Aprile, la Notte di Donizetti: un'immersione nella musica e nella storia a Bergamo

Nel cuore di Bergamo, sotto le volte della Basilica di Santa Maria Maggiore, si terrà un evento di raffinata celebrazione musicale che onora la memoria e il genio di Gaetano Donizetti. La serata del 8 aprile 2024, che cade nel 176° anniversario della scomparsa del maestro, sarà impreziosita dalla performance di brani composti sia dallo stesso Donizetti che dai suoi influenti contemporanei, Johann Simon Mayr e Padre Davide da Bergamo.

Il concerto, intitolato "Il Gufo prende il volo", prende il nome dal soprannome affettuoso di Donizetti, e si svolgerà nell'incantevole cornice della Basilica di Santa Maria Maggiore in Città Alta. Il Rotary Club Bergamo Terra di San Marco ha il privilegio di presentare questa serata, che vedrà esecuzioni di Sonata in Re di Donizetti, pezzi fugati di Padre Davide, e marcature lugubri di Mayr che un tempo risuonarono ai funerali di Wagner.

Non solo un'esibizione musicale ma anche un recital narrativo, la serata offre un viaggio attraverso la vita di Donizetti, intercalato da momenti recitati che delineano i punti salienti della sua esistenza. Con l'ingresso libero, si invita la comunità a riunirsi per un omaggio di grande classe a uno dei figli più illustri di Bergamo, il cui retaggio culturale continua a influenzare la musica a livello mondiale.

Il programma dettagliato alterna la profondità del Tantum ergo con la vivacità dell'Ave Maria, in un tessuto musicale che unisce la solennità del divino con la gioia dello spirituale. Interpreti di calibro come Davide e Daniele Trivella al pianoforte, Daniele Colombi all'organo, e la voce sublime del soprano Ilaria Magrini, insieme all'Ensemble Padre Davide, daranno vita alle composizioni in una serata che promette di essere non solo un tributo ma una vera e propria esperienza sensoriale.

Si prevede una notte dove il silenzio sacro del tempio si trasformerà in un palcoscenico risonante, pieno di armonie che attraversano il tempo. Questo evento non solo rafforzerà il legame dei bergamaschi con il loro patrimonio ma risveglierà nei cuori dei presenti la consapevolezza della grandezza senza tempo di Donizetti. L'occasione è anche un invito a riscoprire le radici profonde della musica classica italiana in un mondo che va sempre più veloce ma che, in queste rare serate, sa ancora fermarsi ad ascoltare la voce dell'arte pura.

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