Il problema del tennis che è diventato “sport popolare e di massa” - una cosa bellissima, tra l’altro - è che in troppi si sono messi a trattare i tennisti come se fossero calciatori.
Ieri Sinner ha affrontato un gigante come Medvedev e quello, il russo, è stato più bravo; Sinner che non era al100% e non ha giocato al suo livello, ha perso. Nel tennis è la cosa più normale del mondo, ma c’è chi ha avuto il coraggio di scrivere “non ci siamo, non va bene, non è al livello dei grandi, è bravo ma…”, come quando si parla di attaccanti o terzini che sbagliano la partita. Cioè, Sinner: lo sportivo che nell’ultimo anno ha sbagliato meno dal Polo Nord all’Antartide. A costoro diciamo solo una cosa: minchia. E un’altra: andate al mare.
Lo stesso livello di profondità di pensiero (praticamente nullo) incide molto nelle valutazioni sul calciomercato: se compri e vendi tanti giocatori sei bravissimo, altrimenti sei un fallito demmerda.
Non funziona proprio così e, allora, procediamo per pensierini (in rigoroso ordine sparso).
Milan
Il Milan è la squadra che più di tutte sta facendo parlar di sé e in qualche modo attira le critiche di chi la vede immobile e confusa. Prima considerazione: il problema vero non è relativo alla costruzione della squadra, ma alla comunicazione (se fai capire di volere Zirkzee, prossimo attaccante del Manchester United, lo devi portare a casa, viceversa farai passare gli altri come piani B, C, D).
I rossoneri non hanno bisogno di chissà quanti innesti, ma di poche pedine di alto livello.
Ecco perché i dirigenti hanno intensificato i contatti con Morata (anzi, col suo agente Bozzo): 4 sono gli anni di contratto proposti allo spagnolo per convincerlo ad accettare la destinazione, tantissimi se si pensa alle linee guida dei fondi sui trentenni. Morata è il giocatore a cui il Milan e Fonseca vogliono affidare l’attacco e lo porteranno a Milanello. Parere personale? Ottima scelta.
Non finisce qui. L’altro obiettivo si chiama Youssouf Fofana, centrocampista classe ‘99, da tempo sul taccuino Moncada (l’accordo con il giocatore c’è già per un quinquennale da 3.5 milioni). La prima offerta al Monaco è stata di 12 milioni più bonus. Troppo pochi: bisognerà avvicinare i 20 milioni del club francese. La sensazione è che l’affare andrà in porto. E anche in questo caso farà parecchio felice Fonseca.
Inter
L’Inter ha già fatto molto. Anzi, quasi tutto. Questa cosa disturba un po’ gli amanti della “cronaca quotidiana e urlatissima”, ma ben sappiamo come funziona. È arrivato Zielinski, è arrivato Taremi, è arrivato Martinez. Ogni titolare ha la sua alternativa, ogni alternativa è al livello (o quasi) del titolare. Manca solo il cosiddetto “braccetto” dal piede mancino e anche in questo caso la situazione è chiara: Hermoso a parametro zero è il piano A (ma bisogna convincere Oaktree sulla bontà di un’operazione comunque non banale a livello di ingaggio e commissioni), Ricardo Rodriguez una possibile “toppa” con meno progettualità e a costi decisamente inferiori (l’ex granata è stato proposto ai dirigenti nerazzurri). Di sicuro, non c’è fretta.
Per il resto siamo alla “frase fatta”: nuovi acquisti saranno programmati solo in caso di uscite, fin qui non previste. A qualcuno questa cosa non piacerà, ma piace molto a Inzaghi che finalmente potrà lavorare con una rosa già “rodata”.
Ah, a proposito di Inzaghi, oggi potrebbe essere il giorno dell’annuncio del prolungamento del contratto (nuova scadenza 2026): con 6.5 milioni di euro + bonus a stagione sarà il tecnico più pagato della serie A.
Juve
Giuntoli sta facendo magie, va detto. Sa di non avere disponibilità illimitate e comunque riesce a far tornare molte cose. Thuram è solo una delle nuove pedine destinate a far felice il signor Motta; arriva dopo Di Gregorio e Douglas Luiz che, voglio dire, non sono proprio gli ultimi del cucuzzaro. Il sogno, ovviamente, resta Koopmeiners, ma servono 60 milioni. E come si fa? Si fa. Per esempio passando dalla cessione del giovane e richiestissimo Soulé, passando per Rugani (offerte anche per lui) e di Chiesa. Ma Chiesa prende tempo e la Roma non intende aspettare, ci sta. Morale: servono grano e pazienza, due cose non banali, ma l’olandese ha già l’accordo economico con i bianconeri e l’operazione sembra molto ben indirizzata.
Napoli
Il Napoli fa sul serio. Si era già capito con l’arrivo di Conte in panca, ma è solo l’inizio. Bisogna piazzare Osimhen e non è semplice, ma per il resto le idee sono chiarissime.
A partire da Alessandro Buongiorno, affare ormai certificato (domani l’annuncio). Il difensore firma un quinquennale con clausola da 70 milioni valida dal 2027. Davvero niente male.
Infine, una considerazione molto profonda su Lamine Yamal (16 anni, 11 mesi, 28 giorni) e quel gol lì: per me è forte.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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