Il mercato estivo della Fiorentina ha avuto un protagonista inaspettato: Roberto Piccoli. L’attaccante, cresciuto nel vivaio dell’Atalanta, è stato acquistato per 25 milioni di euro, cifra che Daniele Pradè ha definito significativa ma coerente con le strategie del club. «All’inizio Angelotti e Giulini chiedevano 30 milioni, poi siamo arrivati a 25. È un prezzo importante, ma basso se pensiamo a quanto costano oggi gli attaccanti» ha sottolineato il ds.

L’OBIETTIVO – La scelta di Piccoli non è stata casuale. «Lo abbiamo voluto perché completa il reparto offensivo. Con Kean e Dzeko abbiamo un tridente di prime punte che ci dà equilibrio e alternative di qualità. Vederli segnare in nazionale ci rende orgogliosi» ha aggiunto Pradè, evidenziando come l’attaccante classe 2001 rappresenti un innesto utile subito e al tempo stesso un investimento per il futuro.

VALORE DI MERCATO – Proprio l’acquisto di Piccoli è stato uno dei passaggi chiave nella patrimonializzazione della rosa. «Il nostro obiettivo era raddoppiare il valore della squadra e ci siamo riusciti. Ogni operazione è stata pensata per aumentare il patrimonio del club: oggi abbiamo una rosa più ricca e competitiva» ha spiegato il dirigente viola.

AMBIZIONI – L’arrivo di Piccoli, insieme a quello di altri innesti mirati, si inserisce in un progetto più ampio: riportare la Fiorentina a lottare per trofei. «Abbiamo speso 92 milioni, ma lo abbiamo fatto con consapevolezza. Vogliamo vincere qualcosa, dopo esserci andati vicini più volte» ha ribadito Pradè.

Piccoli è dunque il simbolo del nuovo corso viola: un investimento di peso, utile sul campo e strategico per il bilancio. Un colpo che dimostra come la Fiorentina voglia crescere sia a livello sportivo che patrimoniale, consolidando il proprio futuro con scelte mirate.

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Sezione: Altre news / Data: Mer 10 settembre 2025 alle 13:12
Autore: Daniele Luongo
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