Mateo Retegui ha salutato l’Atalanta con numeri da urlo, ma la sua parabola non accenna a fermarsi. Al debutto nella Saudi Pro League con l’Al-Qadsiah, l’attaccante ha timbrato subito una doppietta, decidendo la sfida con l’Al-Najma e candidandosi immediatamente a uomo-copertina del campionato. Una partenza che conferma lo stesso istinto che lo aveva portato a vincere la classifica cannonieri in Serie A la scorsa stagione.

DAL BOCA ALL’ITALIA – In poco più di due anni, Retegui ha bruciato le tappe. Dalla convocazione “sorpresa” di Mancini in Nazionale nel 2023 alla consacrazione con Gasperini a Bergamo, fino al maxi contratto da venti milioni netti in Arabia. Con l’Italia ha già firmato 8 gol in 22 presenze, segno di una continuità che va oltre i club in cui milita.

I NUMERI A BERGAMO – La sua ultima stagione con la maglia nerazzurra resterà negli annali: 28 reti in 49 partite, di cui 25 in campionato. Ma Retegui non è solo un finalizzatore: quando non segna, sa rendersi utile come dimostrato contro l’Estonia e soprattutto nella recente goleada azzurra a Debrecen, dove ha confezionato movimenti e assist che hanno liberato Kean e Politano al tiro.

UOMO SQUADRA – Oltre ai gol, il classe ’99 è diventato un punto di riferimento per l’atteggiamento e la capacità di giocare per i compagni. Caratteristiche che gli hanno permesso di mantenere centralità anche in un gruppo giovane e competitivo come quello azzurro.

PROSPETTIVE – Il grande dubbio resta legato alla distanza dalla Serie A e dall’Europa. Giocare in Arabia potrebbe complicare la continuità a certi livelli, ma Gattuso, almeno per ora, non intende rinunciare a un profilo così completo. Se Retegui continuerà su questa strada, il Mondiale 2026 non sarà a rischio: la sua importanza per l’Italia sembra blindata.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Mar 09 settembre 2025 alle 23:35
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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