Non siamo un paradiso fiscale del calcio, ma a livello continentale poco ci manca. L’Italia è il Paese europeo con il miglior regime fiscale per i calciatori professionisti. È quanto emerge dallo studio “Taxing professional football in UE”, pubblicato dal Parlamento Europeo, condotto da un pool di professori di università belghe e richiesto dalla commissione Questioni Fiscali. L’esame si è focalizzato sui sette principali Paesi europei ospitanti campionati calcistici: Italia, Spagna, Francia, Germania, Belgio, Olanda, Germania e Portogallo. Escluso, a seguito della Brexit, il Regno Unito.

Il sistema fiscale italiano è il più favorevole ai calciatori. Nell’analisi, sono chiaramente oggetto di attenzione le normative fiscali dei vari Paesi membri, anche alla luce delle riforme più recenti. Tra queste, per quanto riguarda l’Italia, le più significative sono il regime per i residenti non domiciliati (in sostanza la flat tax da 100.000 euro per i redditi non da lavoro, di cui ha beneficiato tra gli altri Cristiano Ronaldo) e gli incentivi a trasferire la residenza in Italia (il sistema costruito dal decreto dignità e finito spesso sotto accusa perché favorirebbe i calciatori stranieri). Il combinato di queste previsioni, per usare le parole dello studio “sono considerati di influenzare in maniera decisa l’attrattività fiscale dell’Italia per i calciatori e per gli sportivi in generale”. Nelle conclusioni dello studio, consultabile in versione integrale sul sito del Parlamento Europeo, il nostro Paese viene considerato tra i più fiscalmente desiderabili. Nello specifico: “I Paesi adottano approcci diversi per determinare la base tassabile, per esempio l’Olanda, la Francia e soprattutto l’Italia offrono le più grandi possibilità di ottimizzarla a beneficio del calciatore”.

Sezione: Altre news / Data: Gio 14 ottobre 2021 alle 19:12
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print