Quando due mesi fa scrissi "Tra serie C e serie D ci sono almeno 10 allenatori più esperti di Andrea Pirlo" i tifosi della Juventus mi hanno preso per pazzo e stupido mentre il mondo del calcio mi ha fatto arrivare molti attestati di stima per follia e coraggio. Poi ci ha pensato Vincenzo Italiano, che neanche conosco, a fare la sintesi del mio pensiero. Sì, perché se scrivi bene di qualcuno è perché sei suo amico. Gattuso? Vabbè è amico tuo. Vero! Ma se fosse una pippa lo direi. Quando sbaglia lo dico e lo scrivo. De Zerbi? Vabbè è amico tuo. Per fortuna, lui risponde con i fatti e dimostra il suo enorme valore. Quando perde la gente mi scrive: oggi non dici nulla del Maestro di Sassuolo? Qualcuno crede davvero che il Sassuolo punti alla Champions. Roba da matti. Non capendo che rose più forti del Sassuolo come Fiorentina, Torino e Cagliari sono in piena bagarre retrocessione. Il Torino ha il settimo monte ingaggi della serie A. Si salva solo se il Cagliari si impicca, cosa che sta facendo con grande maestria. I Professori nel calcio non esistono. Le eccezioni, quelle sì. Sacchi, Guardiola e altri 2-3 se volete aggiungerli. Per il resto ci sono solo allenatori preparati, allenatori ai quali viene data una occasione, altri che se la conquistano, allenatori scarsi e raccomandati e altri allenatori veramente bravi ma che nessuno valorizza nelle serie superiori. Ora parlate tutti di Italiano perché è in serie A e perché ha dato una lezione di calcio alla capolista. Il problema del nostro sistema è che tutti guardano solo la A, a malapena la B, schifano la C e la serie D per tutti è il campionato dei Dilettanti. Folli. Squilibrati. Non andate in Sudamerica o in America. Andate nel paesino di fianco. Trovate qualità ma bisogna avere occhio. Non guardate 12 ore di filmati al computer. Prendete la macchina e andate sui gradoni. Toglietevi la giacca e la cravatta e tornate a mettere l'elmetto. Italiano 4 anni fa è retrocesso dalla D in Eccellenza. Tre anni fa era in serie D veneta, terzo, e vinceva i play off. In serie D sono inutili ed è un grande limite della Lega non aver mai trovato una soluzione per rendere i play off seri e appetibili per non far finire il campionato a febbraio. Certamente, Italiano, ha acquisito esperienza e si è migliorato a Trapani e La Spezia. E' nato Italiano... non imparato. Ha avuto le occasioni ma le ha sfruttate tutte. Ci sono tanti allenatori preparati che voi neanche immaginate. Il problema è sempre lo stesso. Italiano sulla sua strada deve trovare un Daniele Faggiano per fare carriera, altrimenti senza segnalazione (che non fa rima con raccomandazione) Italiano starebbe ancora in D a guardare il Milan in televisione.
Gattuso, questo molti lo dimenticano, ha avuto l'umiltà di ripartire dal Milan Primavera e prima ancora aveva accettato un ingaggio di 50 mila euro per allenare il Novara in B pur di avere mezza occasione. Non se ne fece nulla e andò in C a Pisa a vincere il campionato da sfavorito. Poi ha rilanciato il Milan e preso un Napoli a pezzi. I fatti gli hanno dato ragione e se lo lasciasse lavorare, De Laurentiis, farebbe grandi cose. Gattuso deve finire l'anno e deve scappare un secondo dopo da Napoli. Troppa gente che gli fa la guerra solo per tenersi un posto di lavoro per dire "sì signore" a De Laurentiis. L'errore più grande di un Presidente è quello di giudicare solo i risultati, senza vedere le prestazioni e il percorso. Un allenatore si può discutere, si deve mandare a quel paese, certo, si può anche prendere petto a petto ma se credi in lui non puoi contattare un altro mister in momenti di disperazione. Un allenatore si cambia per queste ragioni: rema contro la società, la squadra non è più con il tecnico o è davvero scarso che hai cannato completamente la prima valutazione sul Mister e sulla persona. Non è questo il caso di Gattuso. De Zerbi è un altro figlio della gavetta. Si parla di lui a Firenze con Petrachi. Il Direttore lo voleva già alla Roma prima di Fonseca. Firenze sarebbe una bella avventura per De Zerbi e Petrachi; insieme formerebbero una bella coppia. De Zerbi la gavetta l'ha fatta ma, nella testa, la continua a fare. Rispetto a Gattuso continua a seguire le squadre degli scappati di casa per intenderci. Non saprei dirvi di Italiano perché non lo conosco minimamente. De Zerbi è bravo, malato di calcio, super professionale ma soprattutto è più umile da grande allenatore che da calciatore di fine carriera. Se mantiene questo profilo, cosa sicura, diventerà il più grande allenatore italiano.
Cambiamo argomento: scusate ma la Procura Federale esiste ancora? In C e D volano 3-4 giornate di squalifica per mini risse in campo che non vede nessuno. Lukaku-Ibra finisce in mondo visione e aspettiamo settimane per sapere che decisione verrà presa. Agnelli e Conte fanno un danno a tutto il calcio italiano e il Giudice sportivo deve prendersi del tempo. Per cosa? Tutti abbiamo visto. Tutti hanno sentito. Conte è un pirla perché quel dito medio doveva evitarselo. Maleducato e ingenuo. Come fanno personaggi del genere a non capire che davanti a 18 telecamere di Rai 1, in uno stadio vuoto, si sente e si vede tutto? Errori da asilo nido. Forse. Premesso che Conte ha sbagliato, l'allenatore dell'Inter con le scuse si è messo un pochino al riparo. Gli insulti di Andrea Agnelli e le non scuse pervenute sono ancora più gravi di quello che è successo a Torino, l'altra sera. Non siamo bacchettoni. Anzi. Siamo uomini di calcio e sappiamo che certe cose possono succedere. Il problema del Presidente della Juventus è uno solo: quando di cognome fai Agnelli hai tanti diritti ma anche alcuni doveri. La cosa brutta è che se fai cognome Agnelli e non sei quello delle pentole di Bergamo ma sei Presidente della Juventus e in passato è esistito uno stile Juve, purtroppo va rispettato e mantenuto. Agnelli è un grande Presidente. Lo ha dimostrato con i fatti. Ha preso una Juve morta e l'ha riportata a grandi livelli. Vincente nel dna. Ultimamente, però, la Juve ha perso il suo stile. Il caso di Torino è l'ultimo di una lunga serie. Dall'università di Perugia fino alle tante ammende e diffide piovute sulla dirigenza bianconera per minacce e insulti agli arbitri. La Juve ha bisogno di ridarsi delle regole interne per tornare quanto prima la società che tutti eravamo abituati a conoscere.
In chiusura solo due righe sul Monza. Resto convinto che alla fine i brianzoli saliranno in serie A. Non solo per meriti propri ma anche e soprattutto per demeriti altrui. Prendersela, però, ogni settimana con Brocchi non ha alcun senso. E' lui il problema? Esoneratelo! Il problema, invece, non è in panchina. La verità è che il Monza non ha investito i suoi soldi ma li ha buttati. Investire è un'altra cosa. Sono stati presi calciatori forti ma che non conoscono minimamente la serie B. Alla lunga qualcuno fa la differenza, ci mancherebbe, ma l'esempio di Bari in C è lontanamente paragonabile anche a quello del Monza in B. Ogni categoria ha i suoi calciatori. Il miglior bomber della Croazia, Slovenia, Egitto aggiungete i Paesi che volete non è detto che nella B italiana faccia la differenza. Così come gli scarti della serie A. Galliani è un grande Dirigente ma avrebbe dovuto creare un grande Team di dirigenti al Monza. Non crediamo che debba conoscere lui i calciatori di serie B e serie C ma crediamo che da "Presidente" debba scegliere il miglior Direttore della serie B. Il mercato del Monza è senza un briciolo di logica. Soldi spesi senza cognizione di causa. Investimenti fatti in C e dopo tre mesi calciatori messi sul mercato perdendo investimento di cartellino e soldi sull'ingaggio. Prendete l'esempio di Morosini. A Galliani serve un Braida brianzolo. Finora, però, non ha trovato neanche la ciabatta rotta del vecchio Ariedo rossonero.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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