L’Inter è l’unica italiana che riesce veramente a sorridere veramente dopo la prima fase di qualificazione della nuova Champions League. La tripletta di Lautaro Martinez la porta direttamente alla qualificazione: missione compiuta. RIsultando credibile non soltanto in Italia ma in Europa. In una Champions in cui tante grandi inciampano l’Inter ha fatto un percorso lineare, perdendo solo una partita, contro il Leverkusen, causa dell’unico gol subito in tutta la competizione: nettamente la miglior difesa del torneo. E questo è un dato da non sottovalutare dal momento in cui ora inizierà la fase ad eliminazione diretta. Il cammino dell’Inter permette anche di programmare il futuro con maggior tranquillità, visto che tutto funziona. Sta lavorando, dopo la cessione di Buchanan al Villarreal in prestito) per Zalewski, con la Roma. E la situazione è piuttosto ingarbugliata. Sul giocatore c’era anche il Marsiglia, che aveva raggiunto l’accordo con i giallorossi (per 4 milioni di euro più uno e mezzo di euro più 1,5 di bonus), ma il ragazzo preferisce l’Inter. Che però lo prenderebbe in prestito (con diritto di riscatto) e non in definitivo. Questo comporta che Zalewski debba rinnovare (un anno) con la Roma e poi trasferirsi, ma la Roma non è d’accordo. Per il momento dunque standby. L’alternativa potrebbe essere Biraghi, in uscita dalla Fiorentina.
Anche l’Atalanta può essere soddisfatta del suo cammino. A testa altissima contro il Barcellona, anche se non basta per evitare i playoff. I punti che mancano in Champions sono da trovare nelle partite stregate dei primi turni, quando sembrava che ci fosse una maledizionee per segnare in Europa, nonostante la grande mole di occasioni. Ma l’identità dell’Atalanta ora è Europea. E le “liti” fra Gasperini e la società sul mercato ora possono essere affrontate con più serenità.
Prima della partita i bergamasci erano invece alla ricerca di un attaccante esterno. Non tanto per l’infortunio di Lookman (che ne avrà per due tre settimane) ma per il possibile addio di Zaniolo (ne parliamo dopo!). Maldini è il nome più caldo, nonostante la resistenza del Monza. Ma non si escludono sorprese all’estero: il lavoro dell’Atalanta in questi ultimi anni è sempre stato più che positivo. Ma attenzione a quello che è successo a Scalvini: se davvero si dovesse confermare un lungo stop a causa della spalla sarà quasi necessario per i nerazzurri sfruttare il mercato per tamponare l’assenza del centrale azzurro che era rientrato da pochissimo a pieno regime.
Il Milanè è caduto sul più bello. La sconfitta di Zagabria è davvero rovinosa. Per come è arrivata, soprattutto. Un Milan che ha portato in Champions la versione sbiadita di sé stesso: e di sicuro non ha aiutato l’espulsione di Musah. Ci sono recriminazioni magari da fare, per il rigore prima assegnato e poi tolto su Leao. Ma rimane a prescindere una prestazione che non può essere sufficiente. Aveva la possibilità di entrare nelle prime otto e l’ha lasciata andare, dopo una rimonta che aveva dell’incredibile. L’effetto Coincecao, quello delle rimonte, stavolta non è servito. E ora con il derby alle porte il momento può diventare critico. Non si può definire soddisfacente in generale il cammino rossonero. Sarebbe potuto arrivare un risultato più lusinghiero, ma i risultati e le prestazioni altalenanti alla fine hanno portato il Milan in questa situazione ibrida (complice anche il cambio di allenatore). Maignan ha detto che sa dove si deve intervenire: ora però bisogna farlo. Intervenire anche sul mercato. E la speranza rossonera è quella di portare a Milano Gimenez. Il messicano ha segnato anche oggi, ma è uscito infortunato, dopo appena 30 minuti. Se questo possa influire sulla trattativa ancora non è possibile saperlo, ma il Milan continuerà a spingere aumentando l’offerta, cercando di far cadere il muro molto alto che ha eretto il Feyenoord.
La più delusa non può che essere la Juventus. Una pioggia di fischi hanno accompagnato i bianconeri a fine partita. Una sconfitta che ai fini della classifica non fa molta differenza, se non per la “scelta” dell’avversario. La Juventus anche vincendo non avrebbe evitato i playoff. Ma vincere serviva per ritrovare una serenità che oggi in casa Juventus sembra sfuggire giorno dopo giorno, partita dopo partita. Il progetto di Thiago Motta stenta a decollare. Alcuni aiuti sono arrivati dal mercato, ma non in maniera definitiva. Manca ancora un difensore, nonostante Giuntoli abbia detto che il mercato è finito, perché non ci sono opportunità da cogliere all’altezza della Juventus. Ma la rosa dietro è corta: stasera dopo l’infortunio di Kalulu (anche questo da valutare) è entrato Locatelli come difensore centrale. Immaginiamo che la ricerca continui.
Il Napoli non gioca in Champions ma ci vorrebbe giocare il prossimo anno, magari anche da campione d’Italia. E così approfitta di questi ultimi giorni di mercato per rinforzare la squadra anche in vista della prossima stagione. Il pressing su Comuzzo è fortissimo. Incontri, pranzi, offerte. La cifra che il Napoli intende investire è 30 milioni di euro, non troppo distante dai 35 che ha in testa la Fiorentina (bonus compresi). Il primo approccio è da 25+5, quindi bisogna ancora lavorare, ma c’è la disponibilità a parlare di un prestito con obbligo di riscatto, magari per dilazionare i pagamenti che saranno ingenti. Ovviamente il Napoli non si fermerebbe qui, perché ha cambiato strategia e contemporaneamente è alla ricerca di un attaccante esterno, già pronto, per completare l’organico. Insomma il sostituto di Kvara per poi decidere con calma in estate.
Anche la Fiorentina ha ambizioni importanti. E se dovesse cedere Comuzzo, proprio al Napoli, potrebbe anche non sostituirlo, visto che sono già arrivati due difensori (Pablo Mari e Valentini) e puntare tutto su altri ruoli: l’attaccante esterno e il centrocampista. I nomi sui quali sta lavorando sono principalmente due: Zaniolo (ma prima l’Atalanta deve andare a prendere un suo sostituto) e Fagioli. Con la Juventus è previsto un incontro per decidere anche la formula. Non si esclude un obbligo di riscatto, ovviamente legato a degli obiettivi. Finora la Juventus non ha mai aperto al prestito, chissà che negli ultimi giorni non possano cambiare le condizioni.
E’ certamente appassionante (e di difficilissima interpretazione) il duello fra Lazio e Torino per Casadei. Ognuna della due società è convinta di aver fatto il massimo, di aver accontentato il Chelsea nelle sue richieste e di avere in mano l’ok del giocatore. Da quello che abbiamo capito oggi il Torino sembra ancora in vantaggio: ma in queste situazioni fare pronostici è impossibile, fino alle firme.
Intanto il Torino ha fatto arrivare in Elmas (per sostituirlo il Lipsia pensa anche a Fagioli), la Lazio, in attesa di capire come andrà a finire la vicenda Casadei sta trattando con il Bologna per lo scambio fra Tchaouna e Fabbian.
Il Venezia continua a parlare con il Palermo di Pohjanpalo alla ricerca dell’intesa giusta: una chiave potrebbe essere inserire una contropartita nell’operazione individuata in Diakité, anche se il Venezia continua prima a dover chiudere un attaccante (Shomurodov o Yaremchuk).
Un colpo da Champions lo ha fatto il Lecce: Dorgu al Manchester è un’operazione davvero da campioni. 30 milioni più 7,5 di bonus è un altro capolavoro di Pantaleo Corvino.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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