Gian Piero Gasperini stava compiendo l'ennesimo capolavoro. Dopo le tre qualificazioni consecutive in Europa, compresa una Champions League storica, l'Atalanta stava viaggiando a vele spiegate verso il quarto posto. Con qualche recriminazione in più sia a livello arbitrale che per il gioco espresso - probabilmente il migliore d'Italia con la Lazio - ma con la netta intenzione di riconfermarsi ad alto livello. Quarantotto punti in campionato in venticinque partite, tre in più - con una gara in meno - rispetto alla Roma, più i quarti già in cassaforte dopo la doppia vittoria contro il Valencia e fissata il 10 marzo scorso nell'ultima gara giocata da un'italiana.

IL FUTURO - A maggio scorso c'era stata una telefonata fra lui e Giuntoli, durata una mezz'ora, per sondare il terreno qualora Ancelotti avesse deciso di lasciare il Napoli. Carletto era già in fase calante e De Laurentiis non era così contento, anche per le richieste - da top team - da parte del proprio allenatore. Gasperini era visto come il complemento perfetto per il progetto Napoli, ma poi le cose si sedimentarono e nulla cambiò. Adesso è ancora più difficile che si muova da Bergamo, considerando poi le possibili finali di Champions a fine agosto. L'unica possibilità è che la Juventus punti su di lui - allora probabilmente qualcosa si potrebbe anche smuovere - ma per ora l'ipotesi non è stata paventata.

Atalanta 100%

Sezione: Copertina / Data: Lun 04 maggio 2020 alle 16:00 / Fonte: Andrea Losapio
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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