La diffidenza c'è ancora. Anzi, forse è aumentata ancor di più dopo la vittoria di misura contro il Verona: un 1-0 in cui si è vista un'Atalanta a tratti sciupona, lontana dal gioco tutto reti e spettacolo a cui ci aveva abituato la banda di Gian Piero Gasperini. I nerazzurri però sono lì, al di là delle troppe critiche preventive e di qualche temporale sul mercato intravisto nei giorni scorsi: sette punti nelle prime tre gare, ma soprattutto un solo gol subito. Una metamorfosi tutt'altro che kafkiana vista che la reazione c'è stata: dal calcio spettacolo a una squadra solida e con un buon bottino di punti già messo in cascina.

La vittoria con l'Hellas Verona è un nuovo punto d'inizio?

È pur vero che la squadra ha sbagliato tanto e parecchi meccanismi non si sono visti soprattutto nella ripresa, quando l'ossigeno ha iniziato a scarseggiare. Considerando però il momento, le prime tre gare hanno portato a qualcosa di nuovo, un cambiamento notevole nella gestione delle partite: l'Atalanta ci ha provato, ha cercato a lungo di chiudere la partita, senza però trovare il colpo del ko. E questa volta la Dea si è accontentata di ottenere il massimo praticamente col minimo sforzo.

Esami di maturità, Torino e Monza per continuare a sognare

Al di là dei punti e delle valutazioni, nell'arco di quattro giorni i nerazzurri affronteranno Torino e Monza per completare il primo mini-ciclo da cinque partite: l'eventuale punteggio pieno nelle prossime due gare potrebbe aprire già un nuovo scenario in casa nerazzurra, soprattutto in vista dello sprint di altre dieci partite in programma da giovedì fino alla pausa per il mondiale. Due mesi da vivere in apnea, con una nuova consapevolezza: l'Atalanta sta cambiando forma, ma questo non vuol dire che sia per forza una cosa negativa

Sezione: Copertina / Data: Mar 30 agosto 2022 alle 15:19
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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