Come la partecipazione alle coppe europee influisce sui ricavi e sulla strategia di trasferimento del club. La partecipazione alle coppe europee è una delle principali ambizioni di molte squadre all’inizio di ogni stagione, visti i vari vantaggi che porta. Competere in tornei di spicco come la Champions League o l’Europa League aumenta la visibilità internazionale della squadra, ma influenza anche le entrate tra sponsor, merchandising e premi UEFA.

Se si vogliono capire le decisioni dei club, basta capire quanto la partecipazione europea influisca sia sui ricavi diretti sia sulle strategie di mercato: chi meglio dell'Atalanta può spiegare questa cosa!

Il caso Atalanta 2025/26 in Champions League

La UEFA Champions League 2025/26 mette l’Atalanta di fronte a un girone di altissimo livello, che comprende:

PSG, campione in carica
Club Brugge
Slavia Praga
Marsiglia
Eintracht Francoforte
Chelsea
Athletic Club
Union Saint-Gilloise

Per la Dea non si tratta soltanto di un percorso sportivo affascinante e impegnativo. Ogni partita, disputata alla New Balance Arena o in trasferta, si traduce in introiti legati a biglietteria, merchandising e servizi di hospitality. La partecipazione continua ai tornei europei contribuisce inoltre a rafforzare la sostenibilità finanziaria e il posizionamento commerciale della società.

I meccanismi economici che regolano la Champions League premi UEFA, incentivi e bonus legati ai risultati, trovano interessanti paralleli con altre realtà. Nel mondo digitale, ad esempio, le piattaforme di intrattenimento online utilizzano nuovi bonus per coinvolgere gli utenti, aumentare l’interesse e generare ricavi aggiuntivi. Sport e digitale dimostrano che la crescita nasce dall’equilibrio tra performance, innovazione e capacità di attrarre pubblico, con benefici tangibili sia per le aziende che per i loro sostenitori.

Fonti di introiti principali

La partecipazione alle coppe europee garantisce diversi canali di guadagno. 

Un confronto diretto tra competizioni europee aiuta a capire le potenzialità che la Champions League può avere sull’Atalanta. La scorsa stagione, la vittoria in Europa League ha fruttato circa 31 milioni di euro, un traguardo straordinario ma ben distante dai ricavi a cui può ambire quest’anno. Per esempio, lo Slovan Bratislava, ultima squadra per introiti nella fase a gironi della Champions, ha incassato comunque circa 21,8 milioni di euro, cifra vicina al bottino dell’intera cavalcata vincente in Europa League. Questo divario si evince dai diversi montepremi: la UEFA destina circa 2,5 miliardi alla Champions League, contro i 565 milioni dell’Europa League e i 285 milioni della Conference League.

Competizione Montepremi totale UEFA
Champions League 2,5 miliardi €
Europa League 565 milioni €
Conference League 285 milioni €


La UEFA garantisce premi a tutte le squadre che partecipano alla fase a gironi:

Premi base: circa 15/20 milioni di euro per squadra, che variano dal ranking UEFA.
Bonus vittorie e pareggi: ogni vittoria vale circa 2,8 milioni di euro, ogni pareggio quasi 930 mila euro.
Fasi successive: eventuali approdi nella fase ad eliminazione diretta aumentano ancora di più i ricavi.

Oltre ai premi diretti, la UEFA redistribuisce una percentuale dei proventi sui diritti televisivi, calcolati sulla base del coefficiente storico della squadra e l’interesse di mercato. Club come l’Atalanta, presenti da qualche anno nelle competizioni europee, detengono una quota di tutto rispetto. 

Anche le partite giocate alla New Balance Arena di Bergamo hanno il loro peso in quanto garantiscono:

Ricavi della biglietteria.
Incrementi di merchandising.
Entrate dai servizi (ristorazione, hospitality, eventi).

Questi introiti vanno aggiunti alle somme citate prima , che formano una tesoretto per pianificare investimenti futuri. Va anche detto che partecipare alla Champions League aumenta la visibilità del club, con effetti diretti su sponsor e contratti commerciali. Le aziende sono più predisposte a investire su squadre maggiormente internazionali, con contratti più ricchi e duraturi.

Impatto sulla strategia di acquisti e cessioni dei giocatori 
Chiunque è a conoscenza che qualificarsi o meno alle coppe europee condiziona pesantemente le strategie di mercato. Avere questa opportunità permette di attirare calciatori più ambiti e blasonati e, allo stesso tempo, aumentare il valore di mercato per quelli già in rosa, rendendo le cessioni più redditizie. Tuttavia, non si tratta soltanto di acquistare: bisogna costruire una rosa lunga, capace di affrontare un calendario fitto tra campionato e Champions League. La dirigenza valuta con attenzione i reparti, cercando di raggiungere il numero di giocatori necessario per avere abbastanza rincalzi. I ricavi UEFA , da questo punto di vista, permettono investimenti mirati, garantendo alternative valide in ogni ruolo.

I ricavi generati dalla partecipazione europea contribuiscono a:

Migliorare la gestione dei debiti e delle spese correnti.
Firmare contratti pubblicitari più vantaggiosi grazie alla maggiore visibilità internazionale.
Incrementare il valore commerciale del brand, ampliando il seguito di tifosi a livello globale.

Ad esempio, l’Atalanta ha potuto rafforzare la propria economia e pianificare investimenti sul mercato da altre squadre di Serie A, viste le precedenti stagioni esaltanti.

Rischi e considerazioni strategiche

Ma non è tutto oro ciò che luccica, poiché nonostante i benefici, la partecipazione europea comporta anche alcune sfide:

Aumento dei costi logistici e organizzativi.
Necessità di una rosa più ampia e competitiva.
Possibili cali di forma nel campionato nazionale a causa degli scarsi tempi di recupero.

I club devono bilanciare la ricerca di risultati sportivi con la sostenibilità economica, utilizzando analisi statistiche e strategiche per evitare rischi finanziari o nelle prestazioni.

La partecipazione alle coppe europee non è solo un obiettivo sportivo, ma una leva economica e strategica per i club. Influisce su ricavi, sponsorizzazioni e mercato trasferimenti, ma richiede anche una gestione attenta dei rischi. Analizzare dati come premi UEFA, diritti televisivi, incassi da biglietteria e visibilità internazionale consente ai club di pianificare meglio le strategie sportive ed economiche, assicurando competitività e sostenibilità a lungo termine.

Sezione: I numeri / Data: Gio 18 settembre 2025 alle 19:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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