Un punto nelle ultime tre partite, lo Scudetto che ancora una volta prende la direzione di Milano. La Juventus cade in casa contro l'Udinese (prima sconfitta stagionale all'Allianz Stadium) e dice addio ai sogni di gloria: ironia della sorte a decidere la sfida è un argentino di nome Lautaro (Giannetti), che di mestiere fa il difensore.

È stata l'ennesima partita "allegriana", stavolta senza un lieto fine. Il "corto muso" premia ancora gli avversari della Vecchia Signora, che non riesce a creare pericoli dalle parti di Okoye: Milik fa rimpiangere Vlahovic, Weah è un disastro, il centrocampo è praticamente assente. L'unico a provarci è Cambiaso, mentre Chiesa è ancora lontano parente del fulmine ammirato fino al 2021.

E così, l'Inter scappa via, a +7 e con una partita da recuperare, sempre più vicino alla seconda stella. Il fiato del Milan sul collo, una serata da dimenticare per Massimiliano Allegri, che ha raggiunto Marcello Lippi per numero di partite alla guida dei bianconeri, al secondo posto e alle spalle solo di Giovanni Trapattoni. Il livornese non si scompone, anche se mastica un po' amaro: "L'obiettivo è la Champions, è normale che vinca l'Inter. Ma 53 punti sono tanti".

Sezione: Le Altre di A / Data: Mar 13 febbraio 2024 alle 11:00
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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