Una provocazione tagliente, nello stile inconfondibile di Ivan Zazzaroni. Il direttore del Corriere dello Sport apre così la prima pagina del quotidiano odierno, puntando il dito contro le scelte di mercato della Juventus e in particolare contro Cristiano Giuntoli. Nel mirino, la gestione dell’estate scorsa e il mancato acquisto di Teun Koopmeiners, oggi rilanciato da Luciano Spalletti in un ruolo sorprendente.

LA STOCCATA – «E adesso chi lo spiega a Giuntoli – scrive Zazzaroni – che l’anno scorso pagò 60 milioni (51,3 più oneri e premi) per un terzino con licenza di uccidere, invece di prendere il centrocampista di livello internazionale promesso a Motta?». Una frecciata che riaccende il dibattito sul valore delle scelte tecniche e sulla coerenza di un progetto che, secondo il giornalista, ha mostrato più di una contraddizione.

IL NUOVO KOOPMEINERS – L’ex Atalanta, arrivato in bianconero dopo un triennio straordinario a Bergamo (29 gol e 15 assist sotto la guida di Gasperini), sta infatti vivendo una nuova giovinezza tattica sotto la guida di Luciano Spalletti, che lo ha riscoperto come braccetto destro. Una mossa che ha convinto anche i più scettici. «Ci voleva Spallettone – continua Zazzaroni – per azzeccare in due minuti la posizione giusta, la più naturale per Koop. Ora sappiamo perché Elkann si è liberato di Giuntoli».

LA STANGATA FINALE – Il direttore del Corriere dello Sport chiude la sua analisi con una critica secca, che sa di sentenza: «Pagare 60 milioni per un terzino, soprattutto con questi chiari di luna, è inaccettabile».

Una riflessione che, oltre a esaltare l’intuizione di Spalletti, riapre il confronto tra la gestione tecnica di ieri e le scelte del presente, con un Koopmeiners sempre più al centro della scena — e un’Atalanta che, nel frattempo, osserva compiaciuta il valore crescente di uno dei suoi ex gioielli più luminosi.

Sezione: Le Altre di A / Data: Gio 06 novembre 2025 alle 15:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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