Una notte di sofferenza, orgoglio e lacrime ha incoronato il Portogallo campione della Nations League per la seconda volta nella sua storia. A cadere ai calci di rigore è la Spagna, tradita da Alvaro Morata, entrato in campo pochi minuti prima proprio per la lotteria finale.
EQUILIBRIO PERFETTO – Portogallo e Spagna si sono equivalse per tutti i 120 minuti di gioco. Due squadre diverse nello stile, identiche nell'intensità e nel desiderio di alzare il trofeo. Il primo tempo è stato scandito da un botta e risposta fulminante: apre le danze Zubimendi al 21', risponde quasi subito il giovane talento Nuno Mendes. Il copione si ripete nella ripresa: la Spagna torna avanti grazie a Oyarzabal, ma l’eterno Cristiano Ronaldo sigla l’ennesima rete decisiva della sua irripetibile carriera.
CR7, GOL E INFORTUNIO – Cristiano Ronaldo ha lasciato il segno, avvicinandosi ulteriormente all’incredibile soglia dei mille gol in carriera, ma la sua serata da protagonista è stata interrotta da un infortunio nel finale dei tempi regolamentari. Un’assenza pesante, soprattutto con la prospettiva dei rigori alle porte. Il capitano portoghese ha dovuto affidare il destino dei suoi compagni nelle mani – e nei piedi – altrui.
MORATA, FINALE AMARO – La sfida si è prolungata fino ai calci di rigore, una conclusione sempre crudele. Qui, proprio chi avrebbe dovuto rappresentare l’arma in più per Luis Enrique si è rivelato fatale: Alvaro Morata, freddo e decisivo in tante occasioni, sbaglia il penalty decisivo dopo essere entrato appositamente per calciare dal dischetto. La Spagna resta con l'amaro in bocca.
NEVES E IL RIGORE DEL TRIONFO – Il Portogallo si è così affidato alla freddezza glaciale di Ruben Neves, che non ha tremato e ha consegnato ai suoi tifosi la gioia della seconda Nations League della storia lusitana. Ronaldo, pur da spettatore, ha potuto così celebrare un altro trofeo che arricchisce ulteriormente la sua leggenda.
Nella notte di festa per il Portogallo, rimane l'immagine di CR7, dolorante ma felice, e quella di Morata, sconsolato, simbolo perfetto del calcio che toglie quanto dà. Questa Nations League rimarrà negli occhi dei tifosi come un altro tassello nell'epopea di Ronaldo, ma anche come l'ennesima pagina di una rivalità, quella tra Portogallo e Spagna, sempre più intensa e avvincente.
IL TABELLINO
PORTOGALLO-SPAGNA 7-5 d.c.r. (2-2 dopo 120’)
21’ Zubimendi (S), 26’ Nuno Mendes (P), 45’ Oyarzabal (S), 61’ Cristiano Ronaldo (P).
SEQUENZA RIGORI:
Ramos (P) gol, Merino (S) gol, Vitinha (P) gol, Baena (S) gol, Fernandes (P) gol, Isco (S) gol, Mendes (P) gol, Morata (S) parato, R. Neves (P) gol.
PORTOGALLO (4-2-3-1): Diogo Costa; N. Mendes, Inácio (dal 29’ s.t. Veiga), R. Dias, J. Neves (dal 1’ s.t.s. Semedo); B. Silva (dal 29’ s.t. Leão), Vitinha; Neto (dal 1’ s.t.s. Diogo Jota), B. Fernandes, F. Conceição (dal 1’ s.t.s. R. Neves); Cristiano Ronaldo (dal 43’ s.t. Ramos).
All.: Martinez
SPAGNA (4-2-3-1): Simon; Mingueza (dal 3’ p.t.s. Pedro Porro), Le Normand, Huijsen, Cucurella; F. Ruiz (dal 30’ s.t. Merino), Zubimendi; Lamine Yamal (dal 1’ s.t.s. Yeremy Pino), Pedri (dal 30’ s.t. Isco), N. Williams (dal 3’ p.t.s. Baena); Oyarzabal (dal 45’ s.t. Morata).
All.: De la Fuente
ARBITRO: Schärer (Svizzera)
NOTE: Ammoniti: Per il Portogallo: Inácio, Neto (gioco scorretto), Mendes (proteste), Martinez (c.n.r.). Per la Spagna: Ruiz, Le Normand, Porro (gioco scorretto), Baena (c.n.r.)
Spettatori 65.852. Tiri in porta 3-6, tiri fuori 3-9. Angoli 3-2. Fuorigioco 4-1. Recuperi: 2’ p.t., 4’ s.t., 1’ p.t.s., 1’ s.t.s.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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