Atalanta, la nuova terza maglia divide i tifosi: tra ironie, critiche e difese d’ufficio

La terza maglia dell’Atalanta, svelata ieri, non ha lasciato indifferenti. Nei forum e sui Social il dibattito è acceso: tanti giudizi positivi, ma anche critiche pungenti. Tra i detrattori c’è chi la paragona a una delle divise meno amate della storia recente, la “Ape Maia” giallonera.

COLORI E GRAFICHE - L’arancione scelto per la divisa voleva trasmettere «energia e spirito dei tifosi», ma il tono ha fatto discutere: troppo spento rispetto al classico orange olandese, tanto da ricordare più una pettorina da lavoro che una maglia da gara. Anche le strisce diagonali hanno diviso: omaggio alle vecchie figurine Panini per alcuni, un pattern simile a un’impronta di pneumatico per altri, già visto peraltro sulle casacche dell’Inter legate allo sponsor Pirelli.

LE FOTO UFFICIALI - Al centro del dibattito non c’è solo la maglia - esamina Il Corriere di Bergamo -, ma anche la presentazione. I giocatori — De Ketelaere, Zappacosta, de Roon e Kolasinac — sono stati ritratti con pantaloni normali e non con l’intera divisa da gara. Una scelta che ha lasciato perplessi, con commenti ironici che hanno paragonato lo stile a quello di modelli improvvisati. L’interpretazione di de Roon, con espressione da “bello maledetto”, ha fatto sorridere molti tifosi, soprattutto osservando Zappacosta che sembra trattenerne la risata alle sue spalle.

UN FORMAT GIÀ VISTO - Lo stesso approccio fotografico era stato adottato anche per la prima e la seconda maglia, accolte però in maniera molto più positiva. Con la terza, più “audace” per ammissione dello sponsor tecnico, l’effetto è apparso a tratti grottesco.

Alla fine, come sempre, il giudizio resta questione di gusti. La nuova maglia non incrinerà certo la passione dei tifosi, ma ha sollevato discussioni animate che accompagneranno l’inizio della stagione. E per chi volesse comunque indossarla, il prezzo fissato è di 90 euro negli Atalanta Store.