Con la meta Champions ormai visibile, l’Atalanta si compatta, riduce le rotazioni e va sul sicuro. Nelle ultime sei gare disputate dopo la pausa per le Nazionali, Gian Piero Gasperini ha puntato con decisione su un gruppo ristretto di giocatori, utilizzando soltanto 14 uomini per le formazioni iniziali. Il messaggio è chiarissimo: nel momento decisivo della stagione serve affidarsi ai fedelissimi, a quelli che danno più garanzie.
EMERGENZA E CONTINUITÀ – Questo dato diventa ancora più significativo se si considera l’emergenza difensiva che ha colpito la squadra bergamasca negli ultimi tempi. Kolasinac e Cuadrado sono fuori per infortunio, mentre Hien mancherà contro la Roma per squalifica. Ciò lascia Gasperini con undici uomini certi per affrontare la sfida di lunedì. Nonostante questi problemi, la fiducia nell’ossatura della squadra è totale.
QUESTIONE DI MINUTI – Durante l’intera stagione - scrive La Gazzetta dello Sport -, il tecnico atalantino non ha mai nascosto la sua preferenza per un nucleo preciso e definito. Dodici calciatori hanno già superato la soglia dei 1.800 minuti giocati, l’equivalente di venti partite intere. Basti pensare che Matteo Ruggeri, tredicesimo in questa particolare classifica, è indietro di ben 259 minuti. Gasperini, senza altre competizioni a cui pensare oltre al campionato, punta così a ridurre al minimo i rischi, lasciando le rotazioni per la seconda parte delle gare.
GOL A TEMPO DI RECORD – Nelle ultime settimane, la strategia ha premiato Gasperini, con la squadra nerazzurra che è riuscita a segnare soprattutto nelle fasi iniziali delle gare. Contro il Bologna, il Milan e il Monza, la Dea ha trovato il gol decisivo sempre entro i primi 60 minuti di gioco. Solo contro il Lecce, Mateo Retegui ha sbloccato il risultato più tardi, al 69’, in una serata particolare. L’approccio aggressivo e determinato, ormai marchio di fabbrica nerazzurro, permette così alla squadra di mettere subito la partita sui giusti binari.
L'AMMIRAZIONE DI XAVI – L’efficacia e la bellezza del calcio atalantino non passano inosservate nemmeno a livello internazionale. Xavi, ex campione del Barcellona e ora allenatore, ha confessato pubblicamente la sua stima per il lavoro di Gasperini: «Capita spesso che inserisca sul computer la parola “Atalanta” e guardi quattro partite di seguito. Sono affascinato dal modo in cui giocano e dal metodo di Gasperini». Un attestato di stima prestigioso che certifica il valore assoluto raggiunto dal tecnico e dalla sua squadra.
LE CERTEZZE DI GASPERINI – In cima alla classifica dei più utilizzati resta Marco Carnesecchi, che guida la squadra con 2.880 minuti in campo. Subito dietro Marten de Roon con 2.878 e Ederson con 2.752, colonne portanti della formazione nerazzurra. È su questa struttura, forte e rodata, che Gasperini vuole poggiarsi per il rush finale. La qualità degli uomini a disposizione, anche nelle sostituzioni, completa un mosaico pronto a regalare un'altra stagione in Champions League alla città di Bergamo.
Con la Roma alle porte, la Dea sa esattamente come gestire le ultime curve verso l’Europa dei grandi. Con meno esperimenti e più certezze, Gasperini ha già scelto la via per chiudere al meglio una stagione da protagonista.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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