In un’Atalanta che ancora deve trovare la sua forma definitiva tra campionato e Champions League, ci sono pochi punti fermi a cui aggrapparsi. Uno di questi, imprescindibile, ha un nome preciso: Odilon Kossounou. L’ex Bayer Leverkusen si è imposto come pilastro difensivo e simbolo di affidabilità in un reparto che, tra esperimenti e infortuni, aveva bisogno di un leader silenzioso, ma implacabile.

IL PESO DEL SUO ARRIVO – L’investimento da 20 milioni, che diventano 25 se si considera il prestito oneroso, è stato tutt’altro che un azzardo. La Dea sapeva di avere tra le mani un difensore moderno, capace di unire potenza fisica, velocità e intelligenza tattica. Qualità che lo rendono prezioso tanto nella costruzione quanto nei recuperi, consentendogli di cancellare gli errori dei compagni e trasformare ogni anticipo in un’occasione di ripartenza.

LA SCORSA STAGIONE COME BIGLIETTO DA VISITA – Non è un caso se la clamorosa striscia di undici vittorie consecutive che aveva spinto l’Atalanta a sognare in grande porti anche la sua firma. Con lui in campo, i numeri parlano da soli: meno di un gol subito a partita (0,94) e una sicurezza che ha permesso di compensare assenze pesanti. Una stabilità che è stata la base per costruire punti e ambizioni.

IL PRESENTE TRA ALTI E BASSI – In questo avvio di stagione il suo utilizzo è stato inizialmente limitato, complici le condizioni non ottimali di Scalvini e qualche rotazione di Juric. Ma dal match con il Lecce, Kossounou è tornato a pieno regime. E, anche nella debacle parigina contro il PSG, è stato uno dei pochi a uscire con una sufficienza piena, insieme a Carnesecchi. Segnale che, al netto delle difficoltà collettive, lui rimane un riferimento inossidabile.

IL FUTURO CHE PASSA DA LUI – Se l’Atalanta vuole crescere e diventare competitiva anche sul palcoscenico europeo, deve partire dalle proprie certezze. E Kossounou è una di quelle. È il braccetto che garantisce equilibrio, il difensore che unisce fisico e tecnica, la base su cui costruire nuove ambizioni.

Perché in un calcio che spesso si perde tra esperimenti e improvvisazioni, avere un leader affidabile e moderno come lui è un lusso da preservare. L’Atalanta non potrà prescindere dal suo totem: Odilon Kossounou, la pietra angolare della nuova Dea.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 19 settembre 2025 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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