Mario Gamba, chef di fama internazionale e tifoso atalantino doc, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoAtalanta.com parlando del momento delicato della Dea. Tra orgoglio bergamasco e preoccupazione per il futuro, ha sottolineato come l’addio a Gasperini abbia segnato uno spartiacque nella storia del club.

Ha visto la partita con il Paris Saint-Germain?
«Alla lettura della formazione ho avuto molte perplessità, quasi mi è passata la voglia di guardarla. Non ce l’ho con l’allenatore: ha colto una grande occasione. Per me la responsabilità è dell’azionista di maggioranza, che decide senza metterci la faccia, a differenza di Antonio Percassi, che per me resta l’Atalanta ed è il più dispiaciuto. Non ho letto una dichiarazione di Pagliuca, eppure in pochi mesi si è buttato via ciò che si era costruito in nove anni. Non è stato un ciclo, è stata un’epoca che poteva continuare con Gasperini: carattere spigoloso, sì, ma grande conoscitore di calcio, capace di entrare nella testa dei giocatori e dar loro intensità – il nostro “mola mia”. Con Gasp potevamo andare avanti altri dieci anni. Siamo stati stabilmente tra le prime, cinque partecipazioni in Champions, una Coppa europea vinta, quattro finali di Coppa Italia: intensità, gioco, conoscenza. Nessuna italiana giocava come l’Atalanta: sembrava una big inglese».

Parole dure che riflettono la delusione di una parte del tifo: per Gamba la scelta di interrompere il ciclo Gasp rischia di compromettere un patrimonio culturale e sportivo costruito in quasi un decennio.

LEGGI QUI - L’intervista integrale di Mario Gamba ai microfoni esclusivi di TuttoAtalanta.com

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© foto di gentile concessione intervistato
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Sezione: Interviste / Data: Ven 19 settembre 2025 alle 12:00 / Fonte: Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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