Allo Zini di Cremona arriva un altro pareggio per l’Atalanta, che nonostante l’ennesima mole di gioco prodotta, non riesce a concretizzare. Ivan Juric, visibilmente lucido e autocritico in conferenza stampa, ha riconosciuto le difficoltà iniziali della sua squadra e lodato la reazione nella ripresa, dove i nerazzurri hanno ripreso ritmo e intensità. Il tecnico croato ha poi sottolineato come l’Atalanta stia attraversando una fase di grande produzione offensiva, ma anche di scarsa precisione sotto porta. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister, che sensazioni lascia questo pareggio e questa fase in cui la squadra crea tanto ma concretizza poco?
«Oggi il primo tempo non mi è piaciuto per nulla. Siamo stati lenti, poco intensi, con una concentrazione inferiore a quella che serve in Serie A. Forse abbiamo pagato la fatica di una partita dispendiosa giocata tre giorni fa, ma non voglio cercare scuse: anche chi non aveva giocato in Champions doveva dare di più. Nel secondo tempo, invece, ci siamo aggiustati nello spogliatoio e la squadra è tornata quella che conosco: ha creato tantissimo, come fa sempre, ma non siamo riusciti a chiuderla. Diventa frustrante produrre così tanto e non riuscire a vincere. È un copione che si ripete troppo spesso».

Rispetto ai precedenti pareggi, ha visto qualcosa di diverso oggi?
«Sì, sicuramente. Nelle altre partite, anche se non abbiamo vinto, ero contento della prestazione. Stasera invece no: il primo tempo è stato proprio brutto, per la prima volta dall’inizio dell’anno ho avuto la sensazione che la squadra non fosse dentro la partita. L’ho detto ai ragazzi, e penso che lo abbiano capito subito. Non siamo stati all’altezza delle nostre potenzialità nella prima mezz’ora. Poi, però, la reazione nel secondo tempo mi è piaciuta molto».

Nel primo tempo la Cremonese è riuscita spesso a interrompere le vostre linee di gioco. Nella ripresa, invece, avete palleggiato meglio e alzato il baricentro. È solo una questione tattica o anche mentale?
«È una combinazione di entrambe le cose. Ci sono momenti del gioco in cui il palleggio ti permette di esprimerti al meglio e di dominare, e in questo siamo stati bravi. Arriviamo spesso negli ultimi metri, costruiamo bene e creiamo occasioni a ripetizione. Però ci sono fasi in cui serve intensità pura, in cui devi vincere duelli e seconde palle. Contro una squadra come la Cremonese, che mette tanta fisicità e lancia spesso lungo, se non sei reattivo perdi campo e fiducia. Nel primo tempo ci è mancata proprio quella cattiveria nei contrasti. Nel secondo, invece, abbiamo sistemato la posizione, alzato il ritmo e si è vista la nostra qualità».

La squadra crea tantissimo, ma non riesce a trasformare. Cosa manca per fare l’ultimo passo?
«È difficile da spiegare. I ragazzi lavorano tanto, ci mettono tutto: concentrazione, applicazione, sacrificio. Ma davanti ci manca quella lucidità nei momenti decisivi. Servono calma e precisione per trasformare in gol tutto ciò che costruiamo. Abbiamo avuto numeri impressionanti, ma il calcio è questo: se non segni, ti resta l’amaro in bocca. Non posso rimproverare nulla sul piano dell’impegno, ma bisogna alzare la cattiveria sportiva».

Onesto, diretto e sempre concentrato sull’essenza del suo lavoro, Ivan Juric non nasconde il rammarico per un pareggio che lascia l’amaro in bocca. L’Atalanta continua a dominare sul piano del gioco ma fatica a tradurre la qualità in risultati: il tecnico croato sa che la strada è giusta, ma pretende una reazione immediata già dal prossimo impegno contro il Milan.

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Sezione: Primo Piano / Data: Sab 25 ottobre 2025 alle 23:40
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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