Dallo Zini arriva un’altra conferma della solidità e della crescita della Cremonese di Davide Nicola, capace di fermare sull’1-1 l’Atalanta di Juric dopo una prestazione coraggiosa e ordinata. Nel post gara, ai microfoni di DAZN, il tecnico grigiorosso ha parlato con la consueta lucidità e passione, tra l’orgoglio per l’atteggiamento dei suoi, la soddisfazione per l’impatto dei giovani e le riflessioni sulla gestione tattica di un match intenso e complesso. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister, partiamo da un messaggio importante: ha aperto la conferenza con un appello solidale.
«Sì, ci tengo molto. Con un semplice SMS al 45583 possiamo contribuire a salvare la vita di molti bambini. È un gesto semplice, ma significativo, e credo che chi ha visibilità debba dare il buon esempio. L’ho detto e l’ho fatto, perché è giusto unire le parole ai fatti».

Venendo al campo: non era facile cambiare così tanto e ottenere una prestazione di questo livello. È soddisfatto della gara dei suoi?
«Sì, molto. Davanti avevamo una squadra fortissima, ma quello che mi è piaciuto è stato lo spirito con cui i ragazzi hanno interpretato la partita. Abbiamo difeso con ordine e coraggio, senza mai rinunciare a ripartire. Sapevamo che contro l’Atalanta, se abbassi anche solo per un attimo l’intensità, rischi di subire. Nel primo tempo abbiamo tenuto bene la struttura e costruito con equilibrio; nel secondo tempo abbiamo sofferto un po’ di più, com’è normale che sia, ma siamo rimasti in partita fino alla fine».

Ha dovuto reinventare molto, anche nei ruoli, con tanti cambi e qualche assenza. È soddisfatto delle risposte avute dai più giovani?
«Sì, assolutamente. Stasera abbiamo schierato tanti ragazzi, anche in ruoli non abituali. Zerbin ha giocato mezzala, Terracciano si è adattato bene, e poi ci sono stati Pajero, Barbieri, Fallini e Mussolini, tutti sotto i 23 anni. Ognuno di loro ha dato il massimo. La nostra idea è quella di allargare sempre di più la rosa, far crescere tutti e costruire un gruppo che possa dare risposte concrete in ogni situazione. Chi è entrato ha dimostrato personalità e spirito di squadra, e questa è la cosa più importante».

Abbiamo visto a fine partita un lungo colloquio con Jamie Vardy. Che ruolo sta avendo nel gruppo e che impatto ha avuto il suo arrivo?
«Vardy è stato accolto con entusiasmo da tutti, ma la cosa più bella è che si è messo completamente a disposizione. Portare un giocatore del suo calibro, con la carriera che ha avuto, non è semplice: cambiare paese, adattarsi a un nuovo calcio, richiede coraggio e professionalità. E lui ha portato entusiasmo, mentalità e un modo di lavorare che spiega perché certi campioni arrivano così in alto. È un esempio costante, dentro e fuori dal campo».

E in fase di non possesso? Come lo sta gestendo tatticamente?
«Con giocatori del suo livello non serve chiedere nulla: sanno perfettamente cosa fare. Vardy ha un’intelligenza tattica straordinaria, legge la partita, capisce quando serve spingere e quando invece bisogna coprire. Gestisce gli spazi con una lucidità impressionante, e anche il volume di corsa è calibrato alla perfezione. Ti rendi conto subito perché ha giocato ai massimi livelli per così tanti anni. Lo stesso discorso vale per Vasquez e altri elementi esperti del gruppo: non devi spiegare, ti seguono e trasmettono ai più giovani».

Con la sua calma e la sua lucidità, Davide Nicola continua a costruire una Cremonese solida, compatta e capace di sorprendere. Il pareggio contro l’Atalanta non è solo un punto prezioso, ma la conferma di un’identità chiara, fatta di intensità, coraggio e crescita collettiva.

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Sezione: Interviste / Data: Sab 25 ottobre 2025 alle 23:20
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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