“Nel secondo tempo ho visto uno spirito importantissimo, soprattutto da parte di chi ha giocato ed è subentrato; questa dev’essere la nostra essenza”. Così mister Davide Nicola è intervenuto dopo il prezioso pareggio della Cremonese contro l’Atalanta in occasione della 8ª giornata di Serie A Enilive 2025/26.

Mister, qual è il suo giudizio al termine della sfida di questa sera?
“Una grandissima prestazione con interpretazione diversa rispetto all’Udinese, perché il valore dell’avversario è davvero notevole e abbiamo interpretato il primo tempo in maniera equilibrata, cercando di portare pressione sullo sviluppo del gioco dell’Atalanta. A volte ci manca la scelta nell’ultimo terzo, è così per tutti, ma questo sarà il percorso che dovremo fare da qui alla fine. Nel secondo tempo ho visto uno spirito importantissimo, soprattutto da parte di chi ha giocato ed è subentrato; questa dev’essere la nostra essenza. L’organizzazione, la ricerca del gioco e la voglia di competere possono permetterti di racimolare sorprese e punti. Abbiamo avuto difficoltà con assenze a centrocampo, ovviamente si trattava di sperimentare, ma io parlo di evoluzione: Zerbin ha già fatto la mezzala, Vandeputte è un giocatore tatticamente intelligente che spesso si trova a giocare play… Chiaro che cambi qualcosa, ma lui ha la qualità per giocare in quella posizione. Payero sta crescendo, Vardy sta dimostrando grande spirito e ha segnato, Vazquez ha sempre voglia e qualità che ci fanno crescere a prescindere dai minuti che gioca. Loro e tanti altri ci fanno capire che stiamo iniziando ad allenare la rosa, ci aspettano tante partite ed è fondamentale avere più di 14 giocatori”.

Come valuta la prova di Vandeputte?
“In allenamento avevamo già provato Jari in quella posizione, lui spesso si abbassa anche da mezzala dovendo fare il playmaker. Essendo intelligente tatticamente lo può fare, le assenze ci hanno portato a farlo in partita. Credo che in futuro quello potrà essere il suo ruolo”.

Floriani Mussolini ha giocato in una posizione diversa, come giudica la sua gara? Pezzella come sta?
“Romano può giocare sia a destra che a sinistra, da ogni lato ha certe caratteristiche. Io non ho problemi a farlo giocare in entrambe le fasce, consideriamo da dove è partito e che esperienza ha alle spalle: quando si parla di giovani si vorrebbe averli già pronti, ma la progressione di personalità rispetto a quando è subentrato. Partire da titolare contro l’Inter porta a più responsabilità e tensione, stasera ha fatto passi in avanti ed era più sciolto. Immaginate dove potrà arrivare in futuro. Pezzella ha avuto un problemino nella rifinitura, domani vedremo se sarà una questione seria o meno”.

È orgoglioso del lavoro fatto sin qui?
“A me piace essere molto cauto e obiettivo, pur avendo entusiasmo e lavorando insieme ai ragazzi. Sono soddisfatto perché vedo sinergia tra squadra e pubblico, che aiuta i ragazzi e capisce quando alzare i decibel. Sono contento per la crescita e il progetto che avevamo, sappiamo che stiamo facendo punti importanti perché la strada intrapresa ci sta ripagando, ma sappiamo di doverne fare ancora una marea e serviranno tanti sacrifici. Ora prepariamo un’altra trasferta importante e insidiosa, io sono contento perché sin dall’inizio volevamo avere ragazzi giovani e italiani. Bisogna sapere però che i giovani possono fare bene, ma anche sbagliare: massacrarli al primo errore non aiuta, in Italia ci sono dei talenti e noi andiamo avanti con serenità. Sappiamo che partite del genere, seppur giocate bene, si potrebbero perdere. L’importante è vedere le cose nel modo giusto”.

Anche Terracciano è stato autore di un’ottima prova…
“Per me è il blocco squadra ad esaltare il singolo, Filippo ha margini di crescita importanti e sta facendo il suo campionato. Deve diventare più pratico a leggere certe situazioni ma è un giocatore sul quale si può contare, ha entusiasmo pazzesco e si sente coinvolto nel progetto. Ha già giocato a centrocampo, io lo vedo in un’altra posizione ma all’occorrenza l’esperienza può consentirgli di essere utile”.

I tifosi vi hanno applaudito a fine partita. Pensa di aver raggiunto l’unità d’intenti tra squadra e piazza e di essere già a buon punto?
“Quest’anno servirà fare davvero tanti punti, con una vittoria di alcune squadre possiamo essere tutti allineati. I ragazzi hanno ben in mente il percorso, nessuno si esalta: ripeto che l’importante è che il pubblico apprezzi i giocatori per lo spirito che mettono un campo. Se fossi un tifoso vorrei che i giocatori si identifichino il più possibile nella gente, i ragazzi lo fanno dal primo giorno e penso che la piazza l’abbia capito”.

Sezione: L'avversario / Data: Dom 26 ottobre 2025 alle 00:00 / Fonte: Cremonese Calcio
Autore: Daniele Luongo
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