Per lo Slavia Praga, l’Italia resta un territorio proibito. Nove sconfitte e un solo pareggio in dieci viaggi ufficiali: un bilancio impietoso che racconta un copione quasi sempre uguale, con i cechi a vestire i panni della vittima designata. L’unico punto strappato in terra italiana risale al settembre 2019, quando lo Slavia riuscì a fermare l’Inter di Conte a San Siro sull’1-1, sfiorando persino l’impresa.

L’INIZIO DELLA MALEDIZIONE – Tutto comincia nel 1996 - analizza i dati statistici L'Eco di Bergamo -, nei quarti di Coppa Uefa contro la Roma di Carlo Mazzone. Dopo il successo per 2-0 all’andata a Praga, i giallorossi ribaltano l’incontro al ritorno con Moriero e Giannini, prima del 3-0 firmato ancora da Moriero su assist di Totti. Ma al 112’, il gol di Vavra condanna la Roma all’eliminazione, nonostante la vittoria. Da allora, ogni trasferta italiana per i boemi si è trasformata in un incubo.

TRA BOLOGNA, UDINE E PALERMO – Il Bologna di Ulivieri, nel 1998, s’impone 2-1 con le reti di Signori e Ingesson, a neutralizzare il momentaneo pareggio di Dostalek. Stesso risultato l’anno successivo per l’Udinese, trascinata da Fiore e Sosa. In entrambi i casi, però, fu lo Slavia a qualificarsi grazie ai gol segnati in casa. Nel 2005/06 il copione si ripete in Coppa Uefa: a Palermo, basta un colpo di Godeas per piegare gli ospiti e mandare avanti i rosanero.

DA MUTU A ZAPATER, LE NOTTI DI COPPA – In Champions League, il debutto dello Slavia contro un’italiana arriva nel 2008: al “Franchi” la Fiorentina di Prandelli liquida la pratica 2-0 grazie alla punizione capolavoro di Mutu e al colpo di testa di Gilardino. L’anno dopo, in Europa League, tocca al Genoa di Gasperini, che vince con identico punteggio: Zapater su punizione e Sculli chiudono il match, con un’altra traversa dello spagnolo a negare il tris.

L’UNICO PUNTO, A SAN SIRO – Bisogna arrivare al 2019 per vedere lo Slavia uscire imbattuto da un campo italiano. Nella prima giornata della Champions 2019/20, a San Siro, i cechi spaventano l’Inter con la rete di Olayinka al 63’. Solo un guizzo di Barella, al 92’, evita la sconfitta ai nerazzurri. È l’unica luce in un buio europeo costante.

LE ULTIME SFIDE, ANCORA AMARE – Due anni fa, in Europa League, doppia caduta italiana: prima all’Olimpico contro la Roma (2-0 con Bove e Lukaku), poi a San Siro con il Milan, che vince 4-2 nonostante l’uomo in meno. Giroud, Reijnders e Loftus-Cheek firmano la fuga, mentre il 2-3 boemo viene spazzato via dalla magia di Leao.

L’ULTIMA PUNTATA, ANCORA INTER – Tre settimane fa, la storia si è ripetuta: a San Siro, l’Inter di Chivu ha travolto lo Slavia con un netto 3-0, grazie alla doppietta di Lautaro Martínez (la prima favorita da un errore del portiere) e al sigillo di Dumfries.

Da quasi trent’anni, dunque, il verdetto resta sempre lo stesso: lo Slavia Praga in Italia paga dazio. Un solo pareggio a fronte di nove sconfitte. E domani, contro l’Atalanta alla New Balance Arena, proverà a riscrivere una storia che finora è stata soltanto una lunga sequenza di amarezze.

Sezione: L'avversario / Data: Mer 22 ottobre 2025 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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