Juric in conferenza: "Serve una reazione immediata. Lookman? Valuterò se rischiarlo dall’inizio"

Alla vigilia della sfida dell’Olimpico Grande Torino, Ivan Juric si è presentato in conferenza stampa dal Centro Bortolotti di Zingonia. Il tecnico nerazzurro ha toccato i temi caldi del momento: la pesante sconfitta di Parigi, l’emergenza infortuni, il ritorno di Lookman e il possibile impiego di giovani come Ahanor. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister, come si motiva la squadra dopo un 4-0 come quello di Parigi?
«Una batosta del genere deve trasformarsi in energia positiva. Sappiamo bene che dobbiamo migliorare, ma non serve fare tragedie: ho visto spunti interessanti anche in quella partita e la squadra resta motivata. Già col Lecce avevamo dimostrato compattezza, adesso voglio la stessa mentalità a Torino».

Quali sono le condizioni di Scamacca?
«Non è ancora pronto. Stiamo iniziando a valutare una ripresa graduale della corsa, ma per il momento è presto. Ne riparleremo la prossima settimana».

Lookman è tornato: come pensa di utilizzarlo?
«Ha parlato con me, con lo staff e con i compagni. È stato accolto bene e da domani sarà a disposizione. Non ha grande autonomia perché viene da un lungo periodo di allenamenti individuali, ma nelle ultime sedute si è presentato bene. Se partirà titolare o entrerà a gara in corso lo deciderò all’ultimo».

E De Ketelaere?
«Stiamo valutando anche lui. Dopo il problema accusato a Parigi cercheremo di capire se può rientrare a breve, ma sicuramente domani non ci sarà».

Qual è il vero limite della squadra in questa fase?
«Ogni partita ha la sua storia. Abbiamo creato le stesse occasioni contro Pisa e Lecce, ma in una gara non siamo stati concreti e nell’altra sì. Bisogna essere più cinici nei momenti favorevoli e più solidi quando arriva la sofferenza».

Quanto pesa un leader come De Roon, vicino alle 400 presenze con l’Atalanta?
«Marten è fondamentale, come altri veterani che da anni portano avanti la cultura del lavoro e il senso di appartenenza a questo club. È un esempio quotidiano per i più giovani, in campo e nello spogliatoio».

Ci saranno novità tra gli infortunati?
«Ederson ha iniziato a lavorare con la Primavera, ma non credo che rientrerà prima della sosta. Kolasinac e Scalvini avranno bisogno di più tempo, mentre per Bakker il recupero sarà lungo. Non dobbiamo forzare i tempi».

Che possibilità ha Zappacosta?
«Nelle ultime settimane l’ho visto bene, molto professionale e concentrato. Il suo momento arriverà, magari non subito, ma è una risorsa importante».

Musah e Krstovic hanno convinto?
«Ho visto cose buone da entrambi. Musah ha dimostrato solidità difensiva e capacità di attaccare gli spazi, Krstovic è entrato bene ma deve crescere in zona gol. Con loro, Maldini e il rientro di Lookman, abbiamo più soluzioni in avanti».

Che ricordi ha della sua esperienza a Torino?
«Sono stati anni intensi. Abbiamo rimesso a posto i conti e riportato la squadra nella parte sinistra della classifica. Credo di aver fatto un buon lavoro, oggi il Toro è più solido e ha molte soluzioni, come si è visto contro la Roma».

Il giovane Ahanor può trovare spazio dopo l’infortunio di Scalvini?
«È un prospetto su cui la società ha investito. Serve pazienza, ma con lo stop di Giorgio si aprono opportunità anche per lui. In allenamento sta crescendo e potrà tornare utile».

Quanto sente sua questa Atalanta dopo tre mesi?
«Non è come partire da zero, come mi è capitato altrove. Qui c’è un’eredità importante, bisogna raccogliere il buono del passato e aggiungere gradualmente le proprie idee. Non siamo ancora dove vorrei, ma vedo margini enormi di miglioramento».

Che Torino si aspetta domani?
«Hanno qualità e gamba, come hanno dimostrato a Roma. In casa vorranno pressare di più, servirà grande attenzione. Mi aspetto una partita difficile, ma stimolante».

Juric si prepara a tornare nello stadio che lo ha visto protagonista per tre anni: un incrocio speciale, ma anche delicato, per rimettere in carreggiata l’Atalanta dopo la serataccia di Parigi. Il tecnico croato si affida all’esperienza dei senatori, alla freschezza dei nuovi arrivi e al ritorno di Lookman per rialzare subito la testa.