Alla vigilia di Udinese–Atalanta, Ivan Juric si presenta in conferenza stampa con la serenità di chi sa di avere in mano una squadra solida, matura e riconoscibile. Il pari con il Milan ha lasciato orgoglio e qualche rimpianto, ma soprattutto conferme: dominio del gioco, tenuta mentale, volume offensivo importante. A Udine, contro un avversario fisico e ben guidato, la parola d’ordine è continuità: stesso calcio, più cattiveria negli ultimi metri. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister, qual è quel “pezzettino” che ancora manca per trasformare le grandi prestazioni in successi? Che gara si aspetta domani?
«Quando la squadra gioca veramente bene in tutti i sensi, devi essere soddisfatto e spingere per continuare così. A volte il calcio è crudele: prendi un gol di rimpallo, domini e non riesci a farne più di uno. Il pezzo che manca è essere più qualitativi e lucidi davanti alla porta, però senza toccare la nostra identità. A Udine mi aspetto una partita intensa, fisica, da interpretare con coraggio e ordine.»

Periodo fitto di partite: è più complesso gestire le energie fisiche o quelle mentali?
«Dipende dalle gare. A Cremona ho visto un calo mentale nel primo tempo, poi abbiamo accelerato: quindi fisicamente stiamo bene. Stiamo notando che alcuni giocatori reggono ogni tre giorni, altri hanno bisogno di uno stacco. Questa lettura ci sarà molto utile per le rotazioni di adesso e del futuro.»

L’Udinese l’anno scorso vi mise in difficoltà: che avversario è oggi e come va affrontato anche pensando a Marsiglia?
«Ha fatto molto bene, specialmente in casa. È una squadra dotata fisicamente, con ottimo allenatore e tanti talenti. Nessuna paura, ma massima attenzione: se sei un po’ sotto lo paghi. L’ho vista anche a Torino: per 60 minuti hanno fatto una grande partita.»

A Udine vedremo per la prima volta insieme il tridente di Dublino (Scamacca–De Ketelaere–Lookman)?
«Oggi alleniamo e valuto. Con tutti gli infortuni non è stato semplice ripetere la stessa formazione; ora siamo più a posto, ma in un ciclo da sette partite in venti giorni bisogna ruotare e fidarsi della rosa. Gianluca cresce ogni giorno: ogni minuto e ogni allenamento gli alzano la condizione. Domani non lo so, ma in futuro spero proprio di avere quel tridente.»

C'è più rammarico per Cremona o per il Milan? E come sta reagendo il gruppo?
«Per Cremona, primo tempo non all’altezza: è la prima volta che mi ha fatto arrabbiare. Con il Milan c’è grande orgoglio per quanto fatto; poi, a mente fredda, rosichi perché i punti contano. Ma la squadra sta bene e meritava di più in tante partite: lo dicono campo e analisi di ciò che abbiamo concesso e prodotto.»

Su Krstović, invece, va aspettato?
«Ci credo molto, come giocatore e come persona. In allenamento mette una voglia fantastica. Ha fatto un salto non semplice e ha perso un filo di fiducia: deve solo allenarsi forte e quando avrà opportunità farà bene.»

Spesso elogia la squadra: è una scelta per proteggerla? E il gruppo sente ansia per la vittoria che manca?
«Dico quello che penso, non proteggo nessuno - taglia corto il tecnico atalantino -. La squadra contro Lazio, Milan, Slavia, Como è stata nettamente superiore: c’è poco da coprire. Se c’è da criticare, lo faccio in faccia. Non vedo ansia: vedo maturità, gestione delle difficoltà e continuità di prestazione.»

Brescianini ha cambiato l’inerzia a Cremona e col Milan: può partire al posto di De Roon?
«A Cremona è entrato da centrocampista e anche con il Milan benissimo. Vorrei farlo crescere da mezz’ala/centrocampista: interdizione, gestione e inserimenti. Così diventa completo. Può essere utile anche più avanti, ma ora lavoriamo su quella zona. Deciderò dopo l’allenamento.»

Dopo il gol, Lookman è più leggero?
«Lo abbiamo spremuto perché arrivava da un periodo difficile, poi la nazionale, poco allenamento “vero” e due volte 90’. Volevo si sbloccasse: il gol gli ha dato sicurezza. In questa settimana da tre gare sarà utile dall’inizio o a gara in corso: l’importante è che continui così.»

Ahanor, Brescianini, Zalewski, Bernasconi: i giovani allargano la rosa?
«Ahanor e Bernasconi sono le vere sorprese: serietà, concentrazione, margini enormi. Brescianini e Musah hanno pagato la concorrenza in ruoli affollati, ma saranno molto utili. Zalewski era partito forte, ora dopo l’infortunio va rimesso al livello delle prime gare.»

Passaggi chiave: siete terzi in A e spesso i braccetti attaccano l’area. È una leva per sbloccarsi in zona gol?
«Sì, è nel nostro calcio da anni: i braccetti si inseriscono e attaccano l’area. L’altro giorno Lookman crossa e in area ci sono Ahanor e Kossounou: non è casuale. Non sono solo difensori, sanno giocare e rifinire.»

Manca brillantezza: è stanchezza o testa? I pareggi pesano sul morale?
«Finora non hanno pesato: non deve succedere. Analizziamo bene le gare e alziamo la qualità in area. Ieri abbiamo lavorato su conclusioni, cross, colpo di testa, per alzare fiducia e precisione. Se domini e crei, vuoi il gol: abbiamo i giocatori per far meglio in quell’ultimo passo.»

Avete il 4º attacco e la 3ª difesa, ma la classifica non rispecchia. E chi chiede una punta in più col Milan?
«Il calcio non è basket: le statistiche non decidono. A noi mancano punti per episodi e fortuna. Col Milan la scelta tattica è stata giusta: abbiamo limitato Modrić, creato occasioni (Zappacosta, Musah, ndr) anche nel finale. Cambiare assetto avrebbe fatto rischiare più di quanto avremmo guadagnato.»

L’Udinese ha la peggior difesa: puntate lì con Sulemana e Samardžić, o serve l’episodio?
«Mi basta anche un gol come quello del Milan (ride, ndr). L’Udinese è solida, a volte i numeri ingannano. Sulemana e Samardžić ci serviranno tanto: li ho “trascurati” per far ritrovare Lookman e dare continuità a De Ketelaere, ma saranno fondamentali. Ci servono tutti.»

Identità, continuità e dettagli: Ivan Juric non vuole scorciatoie. L’Atalanta che domani andrà a Udine è una squadra matura, pronta a reggere l’urto fisico e a imporre il proprio calcio. L’ultimo passo – la concretezza negli ultimi metri – è il chiodo fisso del tecnico. Il resto c’è già: organizzazione, intensità e un gruppo largo che spinge nella stessa direzione.

Domani alle 15 alla “Bluenergy Stadium – Stadio Friuli” si gioca Udinese-Atalanta, decima giornata di Serie A.

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Sezione: Primo Piano / Data: Ven 31 ottobre 2025 alle 17:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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