A Udine l’Atalanta si gioca due record. Uno positivo, l’altro dal sapore amaro. Basterebbe un pareggio per centrarli entrambi: il decimo risultato utile consecutivo dall’inizio del campionato e il sesto pareggio di fila in Serie A. Un equilibrio che da un lato racconta la solidità costruita da Ivan Juric, dall’altro il limite di una squadra che non riesce a trasformare il buon gioco in vittorie.

IMBATTIBILITÀ STORICA – Con l’1-1 contro il Milan, la Dea ha già superato la partenza del 2000/01 di Giovanni Vavassori, arrivando a nove partite senza sconfitte. Solo in due occasioni nella sua storia il club era partito meglio: nel 2022/23, quando si spinse fino alla decima giornata prima di arrendersi alla Lazio, e nel 2003/04 di Andrea Mandorlini, quando in Serie B arrivò addirittura a 24 risultati utili consecutivi.
Uscendo indenne anche dal “Friuli”, l’Atalanta eguaglierebbe il proprio secondo miglior avvio di sempre. Allora, tre anni fa, dopo nove gare la squadra aveva 21 punti: oggi sono 13, con il peso dei sette pareggi che hanno frenato la corsa.

ANDAMENTO LENTO – È il rovescio della medaglia. L’Atalanta di Juric ha costruito una base solida - scrive L'Eco di Bergamo -, ma non ha ancora trovato lo slancio delle versioni più scintillanti del recente passato. Con 13 punti in 9 giornate, la Dea registra il terzo peggior avvio dell’ultimo decennio, meglio solo del 2018/19 (9 punti) e del 2017/18 (12).
Per dare un termine di paragone, nel 2022/23 i punti erano 21, nel 2019/20 20. La differenza la fanno proprio i pareggi, ben sette: mai così tanti nelle prime nove giornate in oltre un secolo di storia.

PAREGGITE DA RECORD – Cinque “X” consecutive, contro Juventus, Como, Lazio, Cremonese e Milan. Una striscia inedita per l’Atalanta nell’era dei tre punti, eguagliata solo una volta, nel 2011/12 con Colantuono. Se a Udine dovesse arrivare un altro pareggio, la Dea toccherebbe quota sei di fila, uguagliando il primato assoluto del 1984/85 e del 1956/57, quando la vittoria valeva ancora due punti. Un record che, pur non essendo da incorniciare, rappresenterebbe un’altra tappa statistica nella storia del club.

DUE FACCE DELLA STESSA MONETA – Da una parte c’è la forza di una squadra che non perde mai, capace di resistere a nove giornate di fila senza alzare bandiera bianca. Dall’altra c’è la frustrazione di un gruppo che crea tanto e concretizza poco, rimandando di settimana in settimana il salto definitivo. Juric ha costruito una Dea solida, ma ora serve la scintilla che trasformi la costanza in vittorie. Udine può diventare la linea di confine tra due stagioni: quella dei pareggi e quella della ripartenza.

 VERSO UDINE - Per scrivere la doppia pagina di storia, servirà almeno un punto. Per rilanciare la corsa europea, invece, ne servono tre. Tra record e realtà, l’Atalanta è a un bivio: restare imbattuta o ritrovare la vittoria. A Juric il compito di trasformare la statistica in svolta. Perché la solidità è una virtù, ma in classifica contano i successi.

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Sezione: I numeri / Data: Ven 31 ottobre 2025 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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