Da metà settembre a fine ottobre, in casa Atalanta è cambiato tutto. In poco più di un mese e mezzo, il rapporto tra Ivan Juric e Ademola Lookman si è trasformato da complicato a solido, da teso a costruttivo. Il 28 ottobre resterà come la data simbolo della svolta: quella del primo gol stagionale del nigeriano, siglato contro il Milan, ma soprattutto della restituzione di fiducia reciproca tra allenatore e giocatore. Dopo settimane difficili, tra silenzi e incomprensioni, Lookman è tornato a essere centrale nel progetto tecnico e umano di Juric.

JURIC CAMBIA TONO – «Ademola è un giocatore chiave per noi» ha dichiarato il tecnico croato nel postpartita di Atalanta-Milan. «Ha vissuto un’estate complicata, ma ha carattere e voglia di migliorarsi. In allenamento è un esempio per tutti, sempre allegro, competitivo, trascinante. Si meritava questo gol, e sono felice per lui». Parole che segnano un cambio di rotta netto rispetto a quelle pronunciate appena un mese e mezzo fa. A metà settembre, quando Lookman era ancora distante dalla squadra e reduce da un’estate turbolenta, Juric non aveva nascosto il proprio disappunto: «Non devo pregare nessuno per giocare. Voglio lavoro, umiltà e appartenenza. Questi sono i valori dell’Atalanta».

DAL CONFLITTO ALLA RINASCITA – Le frizioni dell’estate nascevano da una vicenda ormai nota - spiega La Gazzetta dello Sport -: Lookman aveva espresso il desiderio di cambiare squadra, aveva rimosso i riferimenti all’Atalanta dai social e si era allenato in solitaria a Zingonia per alcune settimane. La fermezza della società e la chiarezza di Juric hanno fatto il resto: nessuna concessione, ma un invito a riconquistarsi tutto con il lavoro.
E il nigeriano ha accettato la sfida. Ha capito che per tornare al top serviva disciplinarsi, allenarsi con intensità e mettere il gruppo davanti all’io. Oggi il tecnico lo descrive come un modello di dedizione quotidiana: «Sto forzando scegliendo di farlo giocare sempre, perché lo vedo completamente dentro alla squadra».

UN NUOVO LEADER – Lookman non è mai stato un grande comunicatore fuori dal campo, ma dentro lo spogliatoio è tornato a essere un punto di riferimento per i compagni grazie alla sua generosità e al suo spirito di sacrificio. Juric lo definisce un giocatore con una “mentalità pazzesca”, quella che l’Atalanta richiede a chi veste la maglia nerazzurra. Il feeling ritrovato tra i due è oggi una delle notizie più positive della stagione atalantina: dopo settimane di pareggi e incertezze, la Dea si gode un attaccante ritrovato, che non solo segna ma lotta, corre, aiuta i compagni e incarna quello spirito di squadra tanto caro al suo allenatore.

ORA LA CONTINUITÀ – L’obiettivo, ora, è dare continuità a questa rinascita. Juric conta su Lookman per rilanciare l’Atalanta in campionato e in Champions League, almeno fino alla chiamata della Nigeria per la Coppa d’Africa, prevista tra dicembre e gennaio.
Il numero 11 nerazzurro ha ritrovato il sorriso, la fiducia dell’allenatore e l’abbraccio del pubblico. Un mese fa sembrava sul punto di lasciare Bergamo, oggi è di nuovo l’anima offensiva della Dea.

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Sezione: Primo Piano / Data: Gio 30 ottobre 2025 alle 07:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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