La Dea ha ritrovato il suo pallone d'oro africano, la rinascita di Lookman

C’è qualcosa di poetico e profondamente simbolico nel gol di Ademola Lookman. Arriva nella notte in cui la Dea aveva più bisogno di luce, di un segnale forte, di qualcuno capace di spezzare il sortilegio della pareggite e ricordare a tutti che a Bergamo il talento non si è smarrito. E chi, se non lui, poteva accendere la scintilla? Perché questo non è solo un gol, è una dichiarazione di ritorno. Dopo mesi di ombre, di estati turbolente e di trattative mancate, Lookman ha rimesso la sua firma in calce a un evento che vale più dei tre punti. L’ha fatto contro il Milan, in una serata che profumava di classica, quando la palla pesava e il margine d’errore era zero.

IL PESO DEL MOMENTO - Al 35’, con la Dea che martellava senza riuscire a sfondare, Ademola si è inventato la giocata che gli appartiene: controllo, corpo in equilibrio perfetto e quel sinistro che non lascia scampo a Maignan. È la pennellata dell’artista, ma anche il grido di chi non si era mai davvero arreso. Un gol da leader, da uomo tornato al centro del progetto, nonostante tutto.

DALLE OMBRE ALLA LUCE - La parabola di Lookman in questi mesi è stata un’altalena di emozioni. Il mercato lo aveva tentato, il destino quasi beffato, ma lui è rimasto. Si è rimesso in gioco con umiltà e continuità, ritrovando forma e fiducia. E ora che le gambe girano e lo sguardo è di nuovo fiero, è tornato a essere quel giocatore imprevedibile e devastante che i tifosi avevano imparato ad amare. Quando la palla passa dai suoi piedi, qualcosa succede sempre.

UN SIGILLO PESANTE - Il suo sigillo al Milan pesa come una vittoria, anche se i tre punti sono sfumati per un soffio. Ma la sensazione è che questo gol sia l’inizio di qualcosa. Perché se Lookman torna a essere sé stesso, l’Atalanta torna a essere pericolosa, viva, imprevedibile. In fondo, ogni stagione della Dea ha avuto un suo simbolo: stavolta, potrebbe essere proprio Ademola, l’uomo che ha scelto la notte più importante per ricordarci quanto la sua luce sappia ancora scaldare Bergamo.

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