De Siervo: "Milan-Como in Australia? La FIFA non voleva, ma abbiamo il diritto di farlo"

La possibile Milan-Como in Australia, prevista per febbraio, continua a far discutere. L’idea di spostare una partita ufficiale di Serie A dall’Italia a Perth ha generato frizioni con FIFA e UEFA, ma la Lega non sembra intenzionata a fare marcia indietro. A ribadirlo è stato Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega Serie A, intervistato da Cronache di Spogliatoio: «Nessuno voleva farci giocare questa partita, né la FIFA né la UEFA. Ma noi rispettiamo le regole e riteniamo di avere il diritto di farlo».

GLI OSTACOLI ISTITUZIONALI – De Siervo ha spiegato che le resistenze delle istituzioni calcistiche non sono di natura tecnica, ma politiche: «È molto difficile per queste organizzazioni trovare un’argomentazione valida per vietarlo. Se guardate al caso spagnolo, non c’erano motivi regolamentari: hanno semplicemente usato una strategia dilatoria, facendo trascorrere troppo tempo fino a rendere impossibile organizzare l’evento».
Un rischio che, secondo l’AD, esiste anche per la Serie A, ma che non fermerà la Lega dal portare avanti la propria visione: «Sappiamo che questo è uno dei pericoli, ma dobbiamo restare concentrati sull’obiettivo strategico».

UN’OPPORTUNITÀ PER IL FUTURO – Dietro l’esperimento australiano c’è una strategia più ampia di internazionalizzazione del calcio italiano. «Oggi si parla di una cosa piccola, come una singola partita – ha continuato De Siervo – ma in realtà gli scenari globali sono molto più complessi. Noi dobbiamo insistere nel modo giusto, seguendo le procedure e rispettando le regole».
Secondo l’amministratore delegato, portare la Serie A all’estero non è solo una mossa mediatica, ma un investimento per il futuro del movimento: «Crediamo che la partita possa essere approvata e che rappresenti un’opportunità concreta per la Lega e per tutto il calcio italiano».

IL MODELLO INTERNAZIONALE – L’idea della Lega si ispira a quanto già accade in altri campionati, come LaLiga e la Premier League, che da anni promuovono eventi e tornei in Asia, Medio Oriente e Stati Uniti per ampliare il proprio pubblico. La sfida tra Milan e Como – due club con proprietà internazionali – sarebbe la prima gara ufficiale di Serie A disputata fuori dai confini italiani, un passo storico nella strategia di globalizzazione del brand.

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