Una partita che pesa, forse più del previsto. Dopo un mese senza vittorie, Ivan Juric sa che Atalanta–Milan può rappresentare un crocevia della stagione. Alla vigilia della sfida della New Balance Arena, valida per la nona giornata di Serie A, il tecnico croato è tornato a parlare in conferenza stampa, affrontando tutti i temi caldi: dalla sterilità offensiva al momento psicologico del gruppo, fino ai casi individuali. Il messaggio è chiaro: niente drammi, ma serve un cambio di marcia. «Abbiamo creato tanto, ma non siamo riusciti a concretizzare. Manca solo il gol» spiega Juric, con tono sereno ma consapevole della pressione.

IL CASO CARNESECCHI – Prima di tutto, una precisazione: nessun caso aperto tra allenatore e portiere. Dopo le parole a caldo pronunciate nel post-Cremonese, Juric ha voluto chiarire: «Tutto risolto. Sono molto soddisfatto di Carnesecchi. Quello che ho detto dopo la partita è stato frainteso: magari il modo non era giusto, ma non c’era alcuna malizia. Ora conta solo ripartire».
Il portiere resta uno dei pochi punti fermi in una squadra che, nonostante la solidità difensiva, fatica a tradurre il gioco in vittorie.

UN MESE DI PARI E POCHI GOL – Il tema principale resta la concretezza. Quattro pareggi consecutivi tra campionato e coppe, una sola rete segnata da un centrocampista, Brescianini, e troppi errori sotto porta. Juric analizza con lucidità: «L’unica cosa che ci manca è il gol. Stiamo facendo tanti tiri, più dei nostri avversari, ma non basta. A Cremona mi è piaciuto solo il secondo tempo: abbiamo costruito molto, ma non siamo stati brillanti».
La manovra c’è, l’intensità a tratti pure, ma la Dea si ferma sempre a un passo dal colpo decisivo. «In queste situazioni serve lucidità e un po’ di pazienza – aggiunge –. Non dobbiamo farci prendere dalla frenesia: arriveranno momenti migliori».

INFORTUNI E GESTIONE – Il tecnico non nasconde le difficoltà dovute alle rotazioni forzate. Kolašinac è in ripresa ma non ancora pronto, mentre Scamacca, rientrato da un lungo stop, «ha bisogno di tempo: non si può rischiare troppo presto».
Spazio invece a Kossounou, che tornerà dal primo minuto. «L’ho tenuto a riposo per precauzione – ha spiegato Juric – ma sono molto contento di come si è comportato con lo Slavia Praga. È pronto per giocare». Sulle condizioni generali della rosa, il tecnico non si nasconde: «Con tutte queste partite e gli impegni dei nazionali è difficile allenarsi bene. Analizziamo giorno per giorno: non sempre si riesce ad avere la stessa brillantezza fisica».

DE ROON JOLLY DIFENSIVO – Una delle novità tattiche viste a Cremona è stata la retrocessione di Marten de Roon sulla linea dei difensori. Juric ne ha spiegato la logica: «Non è una sorpresa, ha le qualità per fare anche il centrale. Contro la Cremonese doveva seguire la mezzala, e l’ha fatto bene. È un giocatore che mi dà sempre equilibrio». Contro il Milan, però, il capitano tornerà probabilmente in mediana, anche per gestire meglio la pressione rossonera e garantire compattezza nelle transizioni.

ATTACCO, TRA LOOKMAN E SCAMACCA – Il tecnico croato difende i suoi uomini offensivi, ma lancia anche un segnale chiaro: «Lookman ha bisogno solo del gol. Sta lavorando benissimo, è dentro la squadra. Ci manca solo la scintilla giusta per sbloccarlo». E su Krstović: «Sta migliorando tanto, tocca  molti più palloni e lavora bene per i compagni». Il ballottaggio con Scamacca resta aperto: «Vedremo se partire con una punta o senza. Entrambe le soluzioni sono valide». Juric non rinuncia alla fiducia: «Questa squadra ha creato tanto e ha dentro di sé il potenziale per tornare a vincere. Serve solo più concretezza negli ultimi metri».

LA MENTALITÀ E I CAMBI – Nonostante il periodo negativo, l’allenatore vede spiragli positivi: «Sento una squadra viva, con grande voglia di reagire. Gli infortuni e le difficoltà dell’estate hanno inciso, ma alla lunga sono convinto che vedremo i risultati». L’arma in più, sottolinea Juric, saranno i cambi: «Avere giocatori come Brescianini, che entra e incide subito, è fondamentale. I subentrati possono essere decisivi per cambiare le partite».

IL MILAN E LA RICETTA PER RIPARTIRE – Sul Milan, poche parole ma molto chiare: «È una grande squadra, costruita per vincere. Dovremo contenerla con attenzione e lucidità, ma senza rinunciare al nostro gioco». E per chi si chiede cosa manchi davvero a questa Atalanta, Juric chiude con una risposta semplice: «Solo il gol. Tutto il resto c’è».

Una risposta che suona come una promessa, ma anche come una sfida: quella di tornare a vincere e restituire alla Dea la sua fame perduta.

Sezione: Interviste / Data: Mar 28 ottobre 2025 alle 00:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print