Dall’eleganza di Charles De Ketelaere alla solidità di Strahinja Pavlovic, stasera alla New Balance Arena si affrontano due volti opposti del calcio moderno. Il talento belga, raffinato e imprevedibile, troverà sulla sua strada un difensore ruvido ma disciplinato, che con Massimiliano Allegri sta riscoprendo continuità e concentrazione.
De Ketelaere, arrivato in Italia grazie al Milan di Paolo Maldini e poi rinato con l’Atalanta, vive una fase di grande fiducia: in campionato e in Champions ha mostrato lampi del talento che a San Siro si era visto solo a tratti.

DAL ROSSONERO AL NERAZZURRO – Il suo passaggio dall’ombra rossonera alla luce nerazzurra ha lasciato più di un rimpianto a Milano. Dopo una stagione anonima, a Bergamo De Ketelaere ha ritrovato libertà mentale e un ruolo più congeniale, tra trequarti e attacco.
Da quando veste la maglia della Dea, contro il Milan non ha mai perso: cinque sfide, quattro vittorie, un pareggio e un gol, quel colpo di testa deciso nel 2-1 del 6 dicembre 2024. Un’esultanza rabbiosa, con il pugno alzato e senza scuse verso l’ex squadra: il simbolo di una rinascita calcistica.

L’ARTISTA RITROVATO – La prestazione di Champions contro lo Slavia Praga ne ha certificato la crescita: visione di gioco, tocchi d’alta scuola, movimenti tra le linee. Solo la mancanza di cinismo dei compagni ha impedito che le sue giocate diventassero assist vincenti.
Stasera Juric lo impiegherà da destra, libero di accentrarsi e vestire i panni del falso nove. È in questa posizione che il belga esprime il meglio: quando parte largo e taglia verso il centro, diventa imprendibile.

IL MURO SERBO – A marcarlo ci sarà Pavlovic, il difensore che Allegri ha trasformato in una garanzia. Dopo un avvio difficile, con qualche amnesia contro la Cremonese, il serbo ha ritrovato sicurezza e ora è un punto fermo, sempre titolare tra campionato e coppa.
Con i suoi oltre il 60% di duelli vinti e una pulizia difensiva notevole (nessun cartellino giallo finora), Pavlovic rappresenta la versione moderna del difensore roccioso: fisico, deciso ma ordinato. Ha anche già trovato il gol, confermando un contributo prezioso nelle palle inattive.

UN DUELLO DI EQUILIBRI – La chiave tattica sarà tutta nella loro sfida - spiega La Gazzetta dello Sport -. Juric cercherà di liberare De Ketelaere tra le linee, costringendo Pavlovic a uscire dalla zona di comfort; Allegri, invece, tenterà di “ingabbiarlo” con l’aiuto del terzino e di un centrocampista in raddoppio. Il rischio per il Milan è lasciare spazi a Lookman o a Scamacca, ma Allegri sa che per fermare la Dea serve prima di tutto disinnescare il suo giocatore più ispirato.

DUE MONDI A CONFRONTO – Da una parte la grazia e l’estetica di un trequartista in cerca di consacrazione, dall’altra la concretezza e la freddezza di un difensore che ha imparato a non concedere nulla.
De Ketelaere e Pavlovic rappresentano due filosofie opposte ma complementari, destinate a incrociarsi spesso nel corso della partita. E nel loro duello si rifletterà molto del destino di Atalanta–Milan: arte contro disciplina, fantasia contro forza.

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Sezione: Primo Piano / Data: Mar 28 ottobre 2025 alle 09:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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