ATALANTA-MILAN 1-1 (p.t. 1-1)
4’ Ricci (M), 35’ Lookman (A)

Al termine dell’1-1 tra Atalanta e Milan, Marco Brescianini ha parlato in conferenza stampa con la serenità e la determinazione di chi sa di essersi guadagnato spazio grazie al lavoro quotidiano. Entrato al 20’ per sostituire l’infortunato De Roon, il centrocampista ex Milan ha dato equilibrio e dinamismo alla manovra nerazzurra, confermando la sua crescita e l’ottimo momento personale. Tra la soddisfazione per la prestazione, l’abbraccio liberatorio a Lookman e la consapevolezza di far parte di un gruppo compatto, Brescianini ha tracciato un bilancio positivo della serata. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Marco, un pareggio di sostanza contro una grande squadra come il Milan. Cosa ti lascia questa partita?
«È stata una partita molto difficile perché il Milan chiudeva tutte le linee di passaggio e ci costringeva a palleggiare con pazienza per trovare spazi. In certi momenti dovevamo essere bravi a far girare palla e a cercare la giocata giusta, come quella che ha portato al gol di Ademola Lookman. Credo che questa prestazione ci dia fiducia: abbiamo dimostrato solidità e intensità contro una squadra fortissima. Volevamo vincere, ma dobbiamo anche riconoscere il valore dell’avversario e portare a casa quanto di buono abbiamo fatto, per poi pensare già alla prossima gara con l’obiettivo dei tre punti».

La sensazione è che questo pareggio possa darvi consapevolezza, anche in termini di autostima.
«Assolutamente sì. È una prestazione che ci dà forza e convinzione. Abbiamo tenuto bene il campo, creato tante situazioni e dimostrato di poter giocare alla pari con chiunque. È questo lo spirito che serve per crescere e continuare a far punti».

Dal punto di vista personale, stai dimostrando grande duttilità. In quale ruolo ti senti più a tuo agio?
«Negli ultimi anni ho avuto la fortuna di giocare in diversi ruoli, e questo mi ha aiutato molto. Mi considero una mezzala naturale, ma mi trovo bene anche da centrale in un centrocampo a due o più avanzato se serve. Cerco sempre di adattarmi alle richieste del mister e di dare equilibrio, intensità e inserimenti. L’importante è essere pronti in ogni posizione».

Dopo il gol di Lookman, si è visto un abbraccio collettivo carico di emozione. Cosa rappresentava quel momento per voi e per lui?
«C’era tanto dentro quell’abbraccio. Ademola non segnava da diversi mesi, e per un attaccante è sempre pesante convivere con quel peso. Tutti noi eravamo felici per lui, perché se lo meritava. Ma in quel gesto c’era anche la voglia di vincere la partita, la sensazione di poterla ribaltare dopo averli chiusi per tanto tempo nella loro metà campo. È stato un momento di unione e di fiducia nel gruppo».

Juric ti ha elogiato pubblicamente per atteggiamento e rendimento, sottolineando che non esistono gerarchie e che chi si fa trovare pronto avrà spazio. Che effetto ti fanno queste parole?
«Mi fanno molto piacere, sinceramente. Penso che sia alla base del nostro lavoro: siamo professionisti e sappiamo che, giocando ogni tre giorni, le rotazioni sono inevitabili. Bisogna essere sempre positivi, farsi trovare pronti e dare il massimo, sia in allenamento sia in partita. Se poi il mister nota questi comportamenti e li premia, significa che la strada è quella giusta».

Giocare con il trequartista sembra avervi dato più libertà in mediana. È così?
«Sì, direi di sì. Con tre centrocampisti abbiamo più copertura in mezzo e possiamo gestire meglio le distanze. Il nostro obiettivo era togliere spazio al loro playmaker, Modric, per limitarne la costruzione. È stata anche una scelta tattica, e credo che l’abbiamo interpretata bene. Anche quando Pasalic si abbassava, io e Ederson ci inserivamo, mantenendo comunque equilibrio. Abbiamo trovato una buona sinergia di squadra».

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Sezione: Interviste / Data: Mer 29 ottobre 2025 alle 00:14
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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