Una nuova tappa nella lunga battaglia tra A22 Sports Management e la UEFA. La Corte d’Appello spagnola ha respinto i ricorsi presentati da UEFA, Liga e Federcalcio iberica sul caso Superlega, confermando che l’organismo di Nyon ha abusato della propria posizione dominante nel controllo delle competizioni europee. Una decisione che arriva dopo anni di scontri legali e che, secondo A22, segna un punto di svolta per il futuro del calcio continentale.

LA REAZIONE DI A22 – A22, società promotrice del progetto Superlega, ha accolto “con favore” la decisione dei giudici. Il CEO Bernd Reichart ha espresso soddisfazione in una nota ufficiale dai toni duri: «Dopo anni di procedimenti legali, la UEFA non può più ignorare le decisioni vincolanti dei tribunali. Abusando del proprio monopolio e impedendo nuove iniziative, ha causato danni sostanziali a club, giocatori e altre parti interessate in tutta Europa».

Reichart ha sottolineato come si tratti della terza sentenza consecutiva in cui i tribunali europei riconoscono l’abuso di posizione dominante da parte della UEFA, dichiarandolo incompatibile con il diritto dell’Unione Europea.

IL FRONTE DEL DIALOGO FALLITO – Nella lunga ricostruzione fornita da A22 - riferisce l'ANSA -, viene ricordato come nel 2025 si siano tenuti numerosi incontri con i vertici UEFA nel tentativo di trovare una mediazione. «Avevamo proposto una riforma delle competizioni esistenti – spiega la nota – per migliorare la sostenibilità dei club, l’esperienza dei tifosi e la governance del calcio europeo, senza intaccare il principio delle qualificazioni tramite i campionati nazionali». Nonostante questo approccio “collaborativo”, la UEFA avrebbe rifiutato ogni compromesso, chiudendo di fatto la porta a qualsiasi revisione strutturale del sistema.

NUOVE AZIONI LEGALI – La posizione di A22 ora si fa più netta: «La UEFA ha l’obbligo legale di riconoscere il nostro diritto a organizzare competizioni su un piano di parità con le proprie. Poiché continua a ignorare le sentenze vincolanti, non abbiamo altra scelta che avviare un procedimento per ottenere il risarcimento dei danni subiti». La battaglia legale, dunque, non è affatto finita. Anzi, la decisione della Corte d’Appello spagnola potrebbe aprire a una nuova fase di confronto, con A22 pronta a chiedere un maxi risarcimento per gli anni di “limitazione” economica e progettuale imposti dal monopolio UEFA.

IL FUTURO DEL CALCIO EUROPEO – Dopo la sentenza della Corte di Giustizia UE del dicembre 2023, questa nuova pronuncia conferma un quadro sempre più favorevole ai promotori della Superlega. Tuttavia, resta da capire come la UEFA reagirà e se sarà disposta, almeno ora, a sedersi al tavolo del dialogo. Il calcio europeo, intanto, si trova davanti a un bivio storico: difendere il sistema attuale o aprirsi a un modello più competitivo e aperto.

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Sezione: Altre news / Data: Mer 29 ottobre 2025 alle 20:34
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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