Alla vigilia di Atalanta–Sassuolo, in programma domani alle 12.30 alla New Balance Arena, Ivan Juric ha parlato dalla sala conferenze di Zingonia.
Reduce dal trionfo di Marsiglia in Champions, il tecnico nerazzurro chiede ai suoi continuità e spirito di sacrificio anche in campionato, per risalire una classifica che non rispecchia ancora il valore reale della squadra. Tanti i temi toccati: dalla gestione del possesso alla crescita di Bellanova e Krstovic, passando per la situazione di Lookman e Scamacca e il ruolo crescente di Samardzic. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Mister Juric, dopo la vittoria di Marsiglia si è vista una squadra solida e capace di gestire bene il possesso. È questa la direzione da seguire anche in campionato?
«Sì, ma in realtà abbiamo avuto più possesso in quasi tutte le partite, tranne con la Juventus. L’obiettivo resta sempre lo stesso: pressare bene e tenere il pallone, fare entrambe le fasi con qualità e intensità. A Marsiglia abbiamo gestito la palla con personalità, ma voglio che questo atteggiamento diventi la regola anche in Serie A.»

Contro il Sassuolo, a differenza di Roma e Udine, avrà a disposizione due prime punte pure come Krstovic e Scamacca. Quanto cambia?
«Avere due attaccanti di ruolo cambia molto. Penso però che la partita con la Lazio sia stata una delle migliori da quando alleno l’Atalanta: interpretazione perfetta, nessuna concessione e tante occasioni. Il Sassuolo è una squadra pericolosa, abile sia a difendersi che a ripartire. Hanno giocatori come Pinamonti, Berardi e Laurienté che in un attimo possono ribaltare un’azione. Dovremo stare molto attenti.»

La vittoria di Marsiglia può essere la svolta della stagione?
«Ogni partita fa storia a sé. È chiaro che vincere in uno stadio così prestigioso e in una partita di quel livello ti dà una spinta enorme, ma bisogna resettare subito. I ragazzi sono stati bravissimi, ma ora dobbiamo continuare su questa strada. Serve migliorare la qualità dell’ultimo passaggio e mantenere la stessa intensità mentale che è mancata a Udine.»

Come sta Scamacca dopo la convocazione in Nazionale?
«Sta bene. Ha giocato titolare a Marsiglia e anche prima. L’importante è che continui a lavorare ogni giorno per migliorarsi, con un obiettivo chiaro in testa. È un percorso lungo, ma se resta concentrato diventerà fondamentale per noi.»

Dal punto di vista psicologico, la partita col Sassuolo può valere più di quella di Marsiglia?
«Sì, perché in campionato siamo indietro e dobbiamo iniziare a vincere. Il successo in Champions è stato fondamentale, ma ora servono punti per risalire la classifica. Anche quando non siamo al 100%, dobbiamo imparare a portare a casa la vittoria: è una questione di mentalità.»

Lookman si è allenato dopo l’episodio di Marsiglia?
«Sì, si è allenato bene. Sono cose che succedono. A volte il confronto diretto serve per avvicinarsi umanamente: è successo con Carnesecchi e ora lo sento ancora più vicino. Lookman è un ragazzo particolare, ma ha grande cuore. Si va avanti, tutto superato.»

Bellanova è stato tra i migliori a Marsiglia. Quanto è cresciuto e quanto può dare ancora?
«Raoul è fondamentale. Dopo l’infortunio ha faticato un po’, ma ora sta tornando al meglio. A Marsiglia ha fatto una partita eccellente, con dati fisici impressionanti. Vive per gli assist, e l’altro giorno è stato un po’ sfortunato con il gol annullato. Ma ha partecipato in modo straordinario alla fase difensiva e al pressing. Deve solo continuare così.»

Tre prestazioni completamente diverse nell’ultima settimana: Milan, Udine e Marsiglia. Come se lo spiega?
«Con la scienza! (sorride) È difficile mantenere sempre la stessa intensità. Fai due o tre partite di altissimo livello, poi capita quella in cui cali di attenzione o di nervi. È umano. Quando non siamo al massimo, emergono i limiti. Anche altre grandi squadre hanno queste flessioni, ma il nostro obiettivo è ridurle al minimo.»

Samardzic si candida per una maglia da titolare dopo il gol decisivo di Marsiglia?
«Sì, ma per me sono tutti uguali. Devo scegliere di volta in volta chi è più in forma, anche in base all’istinto. Lazar si allena forte, ha talento e personalità: il suo gol è stato un segnale importante, non solo per la vittoria ma per il modo in cui è arrivato. Sta bene e lo tengo in grande considerazione.»

Krstovic sta crescendo. Le manca solo il gol?
«Sì, ma il suo atteggiamento è encomiabile. Contro il Marsiglia ha giocato una partita eccellente: si è procurato il rigore, ha pressato, ha tenuto su la squadra, ha lottato su ogni palla. È un ragazzo che non molla mai e vuole aiutare i compagni. Gli manca solo la rete, ma arriverà, e quando si sbloccherà diventerà un attaccante completo.»

La squadra può ancora lottare per la Champions anche in campionato?
«Assolutamente sì. Ho grandissima fiducia nei ragazzi. Poche volte sono rimasto deluso da loro, hanno fame e voglia di vincere. L’ambiente di Marsiglia ci ha dato una carica incredibile, un’energia che vogliamo riportare anche in campionato. Tutti vogliamo tornare a giocare in palcoscenici del genere.»

Come si prepara una gara così importante con soli due giorni di distanza da una trasferta di Champions?
«Con intelligenza e concentrazione. I ragazzi sono motivatissimi. Il Sassuolo è una squadra allenata bene, con grande qualità sulle fasce e in mezzo al campo. Servirà lucidità e capacità di gestire i momenti. È una partita durissima, ma vogliamo vincerla a tutti i costi.»

Nel finale, Juric lancia un messaggio chiaro:
«Abbiamo chiuso un ciclo impegnativo, ma l’Atalanta è viva. Se giochiamo con questa fame e questa concentrazione, i risultati arriveranno. Adesso voglio continuità: niente più alti e bassi, solo vittorie e mentalità da grande squadra.»

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Sezione: Primo Piano / Data: Sab 08 novembre 2025 alle 14:24
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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