Pagliuca: "Marsiglia-Atalanta una grande partita, abbiamo meritato di vincere. Juric è un tecnico fantastico"

L’Atalanta continua a godersi gli effetti positivi del trionfo europeo di Marsiglia, e a ribadirlo è Stephen Pagliuca, co-chairman del club bergamasco, intervenuto in occasione del Football Business Forum tenutosi alla SDA Bocconi di Milano. L’imprenditore americano, azionista di riferimento insieme alla famiglia Percassi, ha parlato del momento della squadra, degli obiettivi stagionali e del passaggio tecnico da Gasperini a Juric.

IL SUCCESSO DI MARSIGLIA – «Marsiglia-Atalanta è stata una grande partita, abbiamo meritato di vincere», ha dichiarato Pagliuca. «Abbiamo cominciato la stagione con tanti infortuni e ci siamo dovuti affidare ai giovani. Ora che stanno tornando i titolari, penso che possiamo fare molto bene».

DA GASPERINI A JURIC – Inevitabile un passaggio sul cambio in panchina dopo la lunga era Gasperini: «Sta andando molto bene – ha assicurato Pagliuca –. Ovviamente un nuovo allenatore deve ambientarsi, ma Juric è un tecnico fantastico. Siamo fiduciosi e concentrati sul resto della stagione».

GLI OBIETTIVI – L’ambizione resta chiara: «Cercheremo sempre di finire tra le prime quattro in campionato. Credo che l’Atalanta abbia una delle rose più profonde in Italia, con tanti giovani di grande prospettiva. In Champions vogliamo andare il più avanti possibile: siamo qui per provarci e per competere ai massimi livelli».

IL PROGETTO STADIO – Pagliuca ha infine elogiato il lavoro della famiglia Percassi nella ristrutturazione del nuovo impianto: «Hospitality, parcheggi, vicinanza ai tifosi: la famiglia Percassi ha fatto un lavoro fantastico nel rinnovare e ammodernare lo stadio. È un modello di gestione per tutto il calcio italiano».

Un intervento che fotografa la solidità e la visione di un club che non smette di crescere, in campo e fuori. L’Atalanta, con Juric e il suo gruppo, guarda avanti con fiducia: il quarto posto resta l’obiettivo, ma la mentalità è quella di chi sogna sempre in grande.

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