Dimenticare la sconfitta con il Genoa e rialzarsi subito, anche se il calendario propone una delle trasferte più proibitive. Il Sassuolo di Fabio Grosso riparte da Bergamo, dove sfiderà l’Atalanta in un campo che storicamente non porta fortuna ai neroverdi, e lo farà aggrappandosi al suo uomo simbolo, Domenico Berardi.

BERARDI IL FARO – Il capitano è reduce dal gol numero 150 con la maglia del Sassuolo - fa il punto in casa neroverde La Gazzetta dello Sport -, il primo su azione di questa stagione, e sarà ancora lui il punto di riferimento di una squadra chiamata a reagire dopo la brutta serata del Mapei. Contro l’Atalanta, Berardi ha un feeling particolare: 6 gol in carriera, di cui 4 proprio a Bergamo, uno stadio che gli evoca più ricordi positivi che alla sua squadra, capace di vincere solo una volta su 16 precedenti tra Serie A, B e Coppa Italia.

LEZIONE GENOA – «Conto che quanto accaduto possa servirci da lezione», aveva detto Grosso dopo il ko con il Genoa. In settimana il tecnico ha insistito con il gruppo sulla necessità di “alzare il livello”, soprattutto in termini di attenzione e concretezza sotto porta, due aspetti mancati nell’ultima uscita. Per affrontare una squadra solida e organizzata come l’Atalanta, servirà un Sassuolo più intenso, lucido e cinico.

UNA MISSIONE QUASI IMPOSSIBILE – I numeri parlano chiaro: a Bergamo il Sassuolo non segna più di un gol da oltre un decennio e nelle ultime dieci trasferte contro la Dea è sempre uscito sconfitto. Per ribaltare la storia servirà una prova di maturità collettiva, ma anche l’estro dei singoli: Laurienté, Pinamonti e, soprattutto, Berardi, chiamato a illuminare la fase offensiva con la sua qualità.

Per Grosso e i suoi, quella contro l’Atalanta può diventare la gara della svolta: una sfida proibitiva, ma anche l’occasione per dimostrare di aver davvero imparato la lezione del Genoa.

Sezione: L'avversario / Data: Sab 08 novembre 2025 alle 07:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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