"Non ci poniamo obiettivi, pensiamo a dare il massimo". Giorgio Scalvini si lascia andare e si racconta e delinea il momento della Dea, in una lunga intervista rilasciata a L'Eco di Bergamo. "Guardiamo una gara alla volta, non siamo nemmeno arrivati a dieci partite, è troppo presto per parlare. Si punta sempre al massimo, dando il massimo" 

IL RUOLO E LA CONDIZIONE - "Mi sono sempre sentito più difensore, perché quella è la posizione che ho ricoperto per più tempo: ma la verità è che mi trovo bene anche a centrocampo, gioco dove vuole il mister. Sicuramente devo dire che la duttilità è importante sia per me che per la squadra. Sto imparando molto quest'anno nella posizione di centrocampista, così come lo scorso anno ho imparato al meglio certi meccanismi difensivi. Il mio impiego? Diciamo che sto trovando più spazio ora in difesa con continuità anche in virtù di alcuni infortuni - spiega Scalvini -, adesso mi sento bene fisicamente, forse inizialmente ho patito un po' i carichi di lavoro della preparazione". 

UMILTA' AL POTERE - "Come si fa a non montarsi la testa? Credo che tanto sia dovuto dall'educazione ricevuta dai miei genitori, mi hanno sempre detto di restare umile, con i piedi per terra. E devo ringraziare pure la scuola Atalanta che mi ha imbastito nelle giovanili la dedizione al lavoro in allenamento".

MODELLI - "Il mio idolo è sempre stato Thiago Silva: è straordinario per la calma con cui gioca. Nel vivaio poi ho sempre seguito il percorso di Bastoni, m'ispiro anche a lui e ho avuto modo di conoscerlo fuori dal campo". 

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Ven 14 ottobre 2022 alle 07:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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