Le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti, ma secondo Adelio Moro, storico ex dell’Atalanta, la Dea ha ancora la forza per rialzarsi. Dopo il ko di Udine, il primo di questo campionato, l’analisi dell’ex centrocampista è lucida e diretta: «C’è delusione, inutile nasconderlo. Dopo dieci giornate il problema è evidente: a volte si era creato tanto senza segnare, ma a Udine non c’è stata nemmeno la prestazione. È stato un passo indietro rispetto al Milan, e andando avanti così sarà difficile trovare soluzioni». 

RESPONSABILITA' CONDIVISE - «Non possiamo buttare tutto sulle spalle di Juric - spiega ai microfoni de L'Eco di Bergamo -. È la prima volta che allena una squadra di alto livello, e sta trovando difficoltà anche perché diversi giocatori chiave non sono in condizione. Deve essere sostenuto, non isolato. La società gli è vicina, ma anche i giocatori devono fare la loro parte: da Lookman a Scamacca, molti non sono ancora pronti fisicamente o mentalmente».

JURIC SCELTA GIUSTA, MA SERVE PAZIENZA – Moro difende comunque la scelta tecnica fatta in estate: «Juric era il più vicino ai concetti di Gasperini,  e questa è stata una logica di continuità. Detto ciò, non esistono due allenatori uguali. Anche se prepari la squadra nello stesso modo, comunichi in modo diverso: la personalità di un tecnico cambia tutto».

Un paragone che Moro cala nei ricordi: «Ai tempi del Brescia lavoravo con Lucescu: quando si ammalò, toccò a me guidare gli allenamenti. Facevo le stesse cose, ma non avevo il suo modo di parlare, e la squadra reagiva in modo diverso. Juric mi piace come persona, ha passione e idee chiare, ma non aveva mai allenato un club di queste dimensioni. È stato anche sfortunato, e ora deve essere giudicato con equilibrio».

FIDUCIA NEL CLUB E NEI LEADER – Niente processi, ma un invito alla responsabilità comune: «L’Atalanta è una grande società, e anche le big attraversano momenti difficili. È successo a Inter, Juve e Milan, soprattutto nei periodi di cambiamento. Per questo serve calma e compattezza. Ho fiducia in Luca Percassi e nel club, che ha raggiunto livelli altissimi. Ora serve una reazione forte da parte dei giocatori, in particolare dei leader».

DUE GARE DA SVOLTA – Moro individua subito il punto di svolta: «Le prossime due partite saranno decisive. Contro il Marsiglia servirà una risposta immediata in Champions, ma soprattutto con il Sassuolo non si potrà più sbagliare. Sono partite che diranno molto sulla stagione. Mi aspetto una scossa da Juric e dai suoi uomini, perché l’Atalanta ha qualità e valori per rialzarsi».

Un messaggio di fiducia, ma anche di responsabilità: il tempo delle attenuanti sta finendo. Ora la Dea deve tornare a fare… la Dea.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Lun 03 novembre 2025 alle 07:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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