Al Via del Mare va in scena il trionfo della pazienza e la caduta verticale di chi ha smarrito la via. Il Lecce incassa tre punti che pesano come macigni nell'economia della salvezza, superando di misura un Pisa sempre più enigmatico e fragile. L'1-0 finale, forse persino stretto per la mole di gioco (seppur non sempre brillante) espressa dai padroni di casa, porta la firma indelebile di Nikola Stulic. È la vittoria di Eusebio Di Francesco, che legge la partita e pesca il jolly dalla panchina; è la sconfitta di Alberto Gilardino, costretto a fare i conti con una squadra che non segna da tre gare e che sembra aver perso fame e identità.

𝗜𝗟 𝗟𝗔𝗠𝗣𝗢 𝗗𝗘𝗟 𝗚𝗜𝗚𝗔𝗡𝗧𝗘 – La partita, bloccata e spigolosa per oltre un'ora, trova il suo punto di svolta al minuto 72. Di Francesco, alla ricerca della scintilla, decide di rinunciare al talento acerbo di Camarda per affidarsi alla fisicità di Stulic. La mossa paga dividendi immediati: il gigante serbo trova il tempo e lo spazio per battere a rete, siglando il suo primo, storico gol in Serie A. Una rete liberatoria, che scaccia via i fantasmi di settimane complicate fatte di occasioni gettate al vento e qualche mugugno di troppo dagli spalti. «Chi è subentrato ha fatto bene», ha commentato soddisfatto il tecnico giallorosso a fine gara. «Sto cercando di far capire quanto sia importante entrare a gara in corso, e oggi abbiamo avuto la risposta che cercavo».

CONTINUITÀ E CRESCITA – Il Lecce sale a quota 16 punti, mettendo fieno in cascina prima della sosta. Ma a confortare l'ambiente non è solo la classifica. La squadra ha mostrato solidità nelle due fasi, concedendo le briciole agli avversari e controllando il ritmo con maturità. «È stata la partita nella quale abbiamo avuto maggiore continuità», ha sottolineato Di Francesco, spendendo parole al miele per il match-winner: «Stulic ha cominciato a capire i movimenti su cui stiamo lavorando tanto. Questa rete è il giusto premio per la sua applicazione».

PISA, ALLARME ROSSO – Se in Salento si sorride, sotto la Torre la situazione si fa preoccupante. Terza sconfitta consecutiva, zero gol fatti e, dato ancor più allarmante, zero tiri nello specchio della porta avversaria al Via del Mare. Il Pisa è apparso spento, rinunciatario, quasi impaurito. Alberto Gilardino non cerca alibi e si presenta ai microfoni con il volto scuro: «Non c’è stato nulla di positivo, siamo stati una squadra irriconoscibile. Mi assumo la responsabilità». L'atteggiamento remissivo è il capo d'accusa principale: «Quando perdiamo lucidità e determinazione siamo vulnerabili», ha ammesso l'ex bomber, consapevole che la pausa dovrà servire per un reset totale, mentale prima ancora che tattico.

IL TABELLINO

LECCE-PISA 1-0 (p.t. 0-0)
72’ Stulic (L)

LECCE (4-3-3)
Falcone; Veiga, Gaspar, Tiago Gabriel, Ndaba (74’ Gallo); Berisha (11’ Kaba), Ramadani, Coulibaly; Pierotti (67’ Banda), Camarda (67’ Stulic), Sottil (74’ Morente).
A disp.: Samooja, Bleve, Kouassi, Siebert, Perez, Sala, Helgason, Gorter, Maleh, N'Dri.
All.: Di Francesco.

PISA (3-5-2)
Semper; Calabresi (46’ Albiol), Caracciolo (81’ Buffon), Canestrelli; Touré, Vural, Aebischer, Akinsanmiro (60’ Angori), Leris (74’ Lorran); Meister, Moreo (60’ Tramoni).
A disp.: Scuffet, Nicolas, Coppola, Denoon, Lusuardi, Bonfanti, Hojholt, Esteves, Piccinini, Marin.
All.: Gilardino.

Arbitro: Sacchi (Macerata).
VAR: Maggioni.

NOTE: Ammoniti: Morente (L), Gaspar (L), Calabresi (P). Tiri in porta 3-0. Angoli 12-1. Recuperi: p.t. 3’; s.t. 5’.
Spettatori paganti 2.003, abbonati 22.319 (incasso totale n.c.).

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Sezione: Serie A / Data: Sab 13 dicembre 2025 alle 00:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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