Il sipario cala definitivamente su una carriera straordinaria, fatta di parate decisive e trionfi internazionali. Il calcio saluta uno dei suoi guardiani più iconici degli ultimi vent'anni: Rui Patricio ha deciso di ritirarsi. Una notizia che tocca da vicino anche il mondo nerazzurro, perché proprio Bergamo e l'Atalanta hanno rappresentato l'ultimo capitolo europeo della lunga epopea dell'estremo difensore lusitano. A 37 anni, dopo aver vinto quasi tutto, il portiere ha scelto di dire basta, lasciando un ricordo di professionalità e carisma anche nelle mura di Zingonia.

L'ANNUNCIO E L'OMAGGIO DI CR7 – L'ufficialità non è arrivata tramite un semplice comunicato di club, ma con gli onori di stato riservati ai grandi. È stata la Federazione portoghese a certificare l'addio, celebrando il suo numero uno con un post social inequivocabile: «Una leggenda, grazie Rui Patricio». Un tributo doveroso a cui si è unito immediatamente il coro dei compagni di mille battaglie, primo fra tutti Cristiano Ronaldo. L'ex fuoriclasse di Real e Juve ha voluto omaggiare l'amico e collega, sottolineando il peso specifico di un giocatore che ha scritto la storia della propria nazionale.

LA PARENTESI NERAZZURRA – Seppur breve, l'esperienza orobica rimane scolpita negli almanacchi come l'ultima recita nel calcio che conta del Vecchio Continente. Arrivato per fare da chioccia e vice a Marco Carnesecchi, Rui Patricio ha vestito la maglia della Dea nella scorsa stagione, collezionando un totale di 6 presenze. I numeri raccontano di un professionista sempre pronto quando chiamato in causa: 3 gettoni in campionato, 2 in Coppa Italia e 1 nella vetrina della Champions League, con un bilancio di 6 reti subite e 2 clean sheet. Un contributo silenzioso ma prezioso all'interno dello spogliatoio.

IL MONDIALE PER CLUB E L'ADDIO – La timeline del suo ritiro è stata scandita da scelte precise. Rimasto svincolato a luglio, il portiere aveva trovato un accordo con l'Atalanta per liberarsi già il 1° giugno. Il motivo? La volontà di vivere un'ultima, esotica avventura: il Mondiale per Club con la maglia degli emiratini dell'Al-Ain. Con il club arabo ha disputato due partite, le ultime della sua carriera. Dopo quell'esperienza, e non avendo trovato un nuovo progetto stimolante, la decisione di appendere i guanti al chiodo era nell'aria già da settimane, prima di diventare ufficiale oggi.

EREDITÀ DI UN CAMPIONE – Rui Patricio lascia il calcio giocato, ma il suo nome resterà legato indissolubilmente ai successi del Portogallo e ai club che ha rappresentato. Per l'Atalanta, aver ospitato il tramonto europeo di un campione di tale calibro resta un motivo di orgoglio e una piccola medaglia da appuntare alla storia recente del club.

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Sezione: L'angolo degli ex / Data: Ven 12 dicembre 2025 alle 09:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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