Doveva essere la serata della conferma, è diventata una lezione di umiltà. Il Milan frena clamorosamente a San Siro e non va oltre il 2-2 contro il Pisa, compromettendo la possibilità di consolidare il primo posto in classifica. Un pareggio che sa di sconfitta per la squadra di Massimiliano Allegri, protagonista di una gara gestita con troppa superficialità e poca fame. E ora, alla vigilia della sfida di Bergamo contro l’Atalanta, il rischio di presentarsi non più da capolista è più che concreto.

IL FILM DELLA PARTITA – Il match si apre come da copione: dopo appena 7 minuti, Leao sblocca la gara e sembra spianare la strada a una vittoria facile. Il Milan controlla senza problemi, ma non affonda. Semper, portiere pisano, non deve compiere miracoli; Gimenez è isolato e le mezzali mancano di incisività. Tutto troppo blando, troppo accademico. E nel calcio, quando non chiudi le partite, il conto arriva sempre.

LA RIVOLUZIONE DI GILARDINO – Il Pisa, che fin lì non aveva mai vinto in campionato né segnato nelle ultime tre gare, trova linfa vitale nella ripresa. Gilardino inserisce Cuadrado, e il colombiano – eterno incubo dei rossoneri – cambia la partita: al quarto d’ora il suo tiro da fuori colpisce la mano di De Winter, all’esordio dal primo minuto. Rigore ineccepibile, che lo stesso Cuadrado trasforma con freddezza. È l’ottavo gol in carriera al Milan per l’ex bianconero.

DAL CROLLO ALLA BEFFA – Il Milan accusa il colpo e non riesce più a costruire con lucidità. Allegri prova a inserire Nkunku, che però spreca una grande occasione per riportare avanti i suoi. L’unico realmente ispirato resta Leao, che continua a creare pericoli e colpisce anche una traversa, ma è il Pisa a completare il ribaltone: su un contropiede perfetto, Nzola firma il clamoroso 2-1. Solo nel recupero, quando ormai il disastro è dietro l’angolo, Athekame trova il pareggio e salva il Milan da una figuraccia storica. Un punto che suona come un sospiro di sollievo, ma che non cancella le amnesie e la mancanza di cattiveria agonistica.

LE PAROLE DEI TECNICI – A fine gara, Alberto Gilardino ha espresso orgoglio per la prestazione della sua squadra: «Abbiamo giocato con coraggio e  organizzazione. C’è rammarico per non aver portato a casa una vittoria che avremmo meritato». Di tono opposto Massimiliano Allegri, che non ha cercato attenuanti: «Stasera abbiamo sbagliato approccio e atteggiamento. Queste partite si vincono solo se si ha rispetto dell’avversario. Dobbiamo riflettere e tornare a lavorare con umiltà».

Il pareggio con il Pisa lascia più ombre che luci. Il Milan resta in vetta, ma traballa. Troppa leggerezza, troppa presunzione per una squadra che ambisce a restare al comando. Martedì, a Bergamo, servirà ben altro spirito. Perché da un bagno d’umiltà ci si rialza solo con una vittoria.

IL TABELLINO

MILAN–PISA 2-2 (p.t. 1-0)
7’ Leao (M), 15’ rig. Cuadrado (P), 41’ Nzola (P), 48’ st Athekame (M).

MILAN (3-5-2)
Maignan; De Winter, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Ricci, Modric, Fofana, Bartesaghi (31’ st Athekame); Gimenez (31’ st Nkunku), Leao.
A disp.: Terracciano, Pittarella, Tomori, Odogu, Sala.
All.: Allegri.

PISA (3-4-1-2)
Semper; Canestrelli, Albiol (1’ st Calabresi), Caracciolo; I. Touré, Aebischer, Akinsanmiro, Bonfanti (1’ st Cuadrado); Tramoni (26’ st Vural); Meister (26’ st Moreo), Nzola.
A disp.: Scuffet, Nicolas, Angori, Marin, Leris, Hojholt, L. Buffon, Piccinini, Denoon, Lorran.
All.: Gilardino.

Arbitro: Zufferli di Udine.
Var: Gariglio di Pinerolo.

NOTE: Ammoniti: Athekame (M), Aebischer (P), Vural (P), Nzola (P), Gilardino (all.).
Spettatori 12.615, incasso non comunicato. Tiri in porta: 7-2. Tiri fuori: 8-2. Angoli: 6-2. Recupero: 1’ p.t., 8’ s.t.

© foto di www.imagephotoagency.it
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Sezione: Serie A / Data: Sab 25 ottobre 2025 alle 00:01
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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