La Roma cade di nuovo in Europa, ma stavolta la sconfitta fa più rumore. Dopo il passo falso di Lille, i giallorossi di Gian Piero Gasperini si arrendono clamorosamente al Viktoria Plzen, che sbanca l’Olimpico 2-1 e ribalta ogni pronostico. Un risultato che pesa, non tanto per la classifica – la qualificazione resta possibile – quanto per il morale e la fiducia di un gruppo che non riesce più a concretizzare.

LA PARTITA – L’avvio è un incubo: tra il 21’ e il 23’ la Roma subisce un micidiale uno-due firmato Adu e Souarè, che manda in tilt la difesa e gela il pubblico di casa. La reazione arriva nella ripresa, con un predominio territoriale costante ma sterile. Solo un rigore di Dybala – impeccabile dal dischetto – riapre parzialmente la gara, ma nel forcing finale i giallorossi sprecano tutto, sbattendo contro il muro ceco e perdendo lucidità negli ultimi metri.

CLASSIFICA E SCENARI – Dopo tre giornate, la Roma resta ferma a 3 punti, un bottino che non compromette il passaggio del turno ma allontana le prime posizioni. Il Bologna di Italiano, vittorioso a Bucarest, sorpassa i giallorossi in classifica, rendendo più insidiosa la corsa alla qualificazione diretta agli ottavi. Ora servirà un cambio di passo immediato, a cominciare dalla prossima sfida europea.

GASPERINI DURO MA LUCIDO – Nel dopogara, Gasperini ha provato a difendere la prestazione, ma non ha nascosto la delusione: «Non ho visto una squadra moscia, la squadra ha lottato fino alla fine, ma siamo stati molli nelle conclusioni», ha dichiarato ai microfoni. Il tecnico ha analizzato la crisi realizzativa con tono autocritico: «C’è tanta gente che non segna da troppo tempo. Dobbiamo farci un esame di coscienza e capire il perché. Anche stasera, senza il rigore di Dybala, non saremmo riusciti a segnare».

ATTACCO IN CRISI – Gasperini ha poi sottolineato come la squadra abbia sprecato troppe situazioni favorevoli: «Nel primo tempo gli spazi c’erano, dovevamo essere più corali e pericolosi. In area arriviamo poco, e calciamo sempre da troppo lontano. Non è questione di occasioni, ma di incisività e cattiveria sotto porta». Il problema, dunque, non è solo tattico ma mentale: la Roma produce, ma non colpisce, e questo logora anche la fiducia nei propri mezzi.

ORA SERVE UNA SCOSSA – Le parole del tecnico fotografano un momento delicato. La Roma gioca, ma non finalizza; crea, ma non punge. L’impressione è che la squadra abbia smarrito il killer instinct che l’aveva contraddistinta nelle ultime stagioni. La reazione dovrà arrivare subito, in campionato e in Europa, per non trasformare un inciampo in una crisi strutturale.

Perché la prestazione può anche non essere “moscia”. Ma i gol, quelli sì, iniziano a mancare davvero.

Sezione: TA-TV / Data: Ven 24 ottobre 2025 alle 00:16
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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