Dopo settimane di silenzio, Mateo Retegui torna a parlare del suo trasferimento all’Al-Qadisiya, il club saudita che lo ha strappato al calcio europeo dopo la straordinaria stagione con l’Atalanta, chiusa da capocannoniere della Serie A e simbolo del nuovo corso dell’Italia di Gattuso. Intervistato dalla tv Al-Arabiya, l’attaccante italo-argentino ha spiegato i motivi di una decisione che, in estate, aveva fatto discutere tifosi e addetti ai lavori.

LA FIDUCIA DELL’ALLENATORE – «Ho scelto l’Al-Qadisiya per quello che mi ha trasmesso l’allenatore», ha raccontato Retegui, sottolineando il ruolo determinante del tecnico nel convincerlo ad accettare la nuova avventura. «Mi ha fatto sentire importante fin da subito, spiegandomi il progetto e la fiducia che la società riponeva in me». Una scelta di cuore, ma anche di prospettiva, in un contesto in cui il calcio saudita continua a investire per alzare il livello tecnico e di competitività.

LE OFFERTE DALL’EUROPA – Retegui ha poi chiarito che le alternative non mancavano. «In estate ci sono stati diversi club europei interessati a me, ma le trattative non sono andate a buon fine», ha rivelato, lasciando intendere che tra queste ci fosse anche un contatto con il Milan. «L’Al-Qadisiya mi ha voluto con più convinzione di tutti».

Un’affermazione che conferma come l’attaccante fosse uno dei profili più ambiti sul mercato dopo la sua annata da protagonista a Bergamo, culminata con la vittoria dell’Europa League e l’affermazione definitiva come uno dei centravanti più completi d’Europa.

UN NUOVO INIZIO – Oggi, Retegui rappresenta il volto internazionale del progetto Al-Qadisiya e un punto fermo della nuova Nazionale di Gattuso, dove continua a essere uno dei leader tecnici e carismatici. La scelta saudita non ha scalfito il suo impegno con la maglia azzurra, ma ha anzi rafforzato la consapevolezza di un giocatore che vuole continuare a essere decisivo, anche lontano dall’Europa.

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Sezione: L'angolo degli ex / Data: Ven 24 ottobre 2025 alle 08:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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