Andrea Ferrari, giornalista e caporedattore di Cuoregrigiorosso.com, oltre che voce di Radio Number One, ha offerto in esclusiva ai microfoni di TuttoAtalanta.com una lettura lucida del momento dell’Atalanta. Tra imbattibilità, pareggi e la ricerca di un’identità post-Gasperini, il suo giudizio è equilibrato ma fiducioso.

Come leggi l’Atalanta di quest’anno: può lottare per l’Europa e, se sì, quale?
«Sì, credo che possa restare in zona Europa. Dire oggi “quale” Europa sia alla portata è prematuro: il mercato ha cambiato qualcosa, gli infortuni hanno rallentato alcune valutazioni e mi riservo ancora del tempo per capire se la squadra sia effettivamente più forte dell’anno scorso. I segnali, però, ci sono: l’Atalanta è l’unica imbattuta fin qui, anche se ha pareggiato troppo — penso a Parma e Pisa, gare non brillantissime — e ha mancato vittorie che avrebbe meritato, con la Lazio e in Champions. Il materiale per arrivare in Europa c’è».

Il dopo-Gasperini è uno snodo enorme. Che idea ti sei fatto dell’impatto di Juric?
«Compito complicatissimo, e lo sarebbe stato per chiunque: raccogliere l’eredità di Gasperini non è mai semplice. All’inizio anch’io ero perplesso — come molti tifosi — perché si è fatto un po’ di retorica sul rapporto maestro–allievo. In realtà Juric è un allenatore con una sua identità, reduce da una stagione difficile tra Italia e Inghilterra, e aveva bisogno di farsi accettare. Qualcuno l’ha già conquistato, ma deve ancora vincere un numero maggiore di partite per consolidarsi. Detto questo, sono convinto che possa riuscirci».

Ferrari guarda avanti con fiducia: «L’Atalanta è in una fase di transizione, ma i principi restano gli stessi: lavoro, equilibrio e spirito di gruppo. Juric ha tutto per proseguire la scia vincente del Gasp».

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Sezione: Interviste / Data: Gio 23 ottobre 2025 alle 23:30 / Fonte: Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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