Cinque mesi dopo quel gesto che lo ha reso virale, Michel Gelmini torna a parlare. In esclusiva a TuttoAtalanta.com, il 40enne bergamasco — tifoso storico della Dea — racconta la sua passione per l’Atalanta e l’amore che lo lega a quei colori da più di trent’anni.

Da quanto tempo sei tifoso dell’Atalanta?
«Da trent’anni. Mio padre mi portava a vedere la Juve, era un fan di Platini — non a caso mi chiamo Michel — ma poi ho fatto l’Atalanta Camp a Numana con Thomas Locatelli e da lì è scoppiato l’amore. Da allora solo Dea. Prima con i miei genitori, poi da solo in Curva Nord».

Cosa dici ai tanti ragazzi che ti fermano per una foto?
«Mi dicono che sono un grande, ma io dico loro di non imitarmi. Oggi le conseguenze sarebbero peggiori, e l’attenzione è altissima. Resti segnalato, e non ne vale la pena. Non va fatto assolutamente».

Gelmini, oggi, guarda le partite da lontano — per il Daspo e l’obbligo di firma — ma con la stessa fede di sempre: «Non posso entrare allo stadio, ma la Dea resta la mia vita. L’ho fatto per amore, non per rabbia».

LEGGI QUI - L’intervista integrale di Michel Gelmini ai microfoni esclusivi di TuttoAtalanta.com

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© foto di instagram.com/miccia1907
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Sezione: Interviste / Data: Mer 22 ottobre 2025 alle 12:00 / Fonte: Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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