Finale di campionato ad alta tensione e rigorosamente in contemporanea. Ezio Simonelli, presidente della Lega Serie A, ha confermato ufficialmente la decisione di far disputare tutte le gare decisive negli stessi orari, spiegando la necessità della scelta dal punto di vista della regolarità e della trasparenza. Ma tra VAR e partite fuori confine, i temi affrontati vanno ben oltre.

ULTIME DUE GIORNATE IN DIRETTA - Simonelli ha chiarito senza mezzi termini la decisione organizzativa adottata: “Abbiamo regole chiare, le ultime due giornate del campionato dovranno giocarsi in contemporanea per tutte le squadre che condividono obiettivi comuni, come lotta scudetto, Europa o salvezza. Domenica prossima, infatti, avremo ben nove match in simultanea alle 20.45. Solo Atalanta-Genoa, due squadre ormai prive di obiettivi, anticiperanno al sabato”. Un impegno logistico che il presidente definisce apertamente “immane”, considerando anche l’impiego massiccio di tecnologie e risorse necessarie.

SCUDETTO, EUROPA E SALVEZZA: TUTTI INSIEME - Stesso discorso anche per l’ultima giornata: “Chiunque si giochi ancora un traguardo comune, dalle coppe alla permanenza in Serie A, dovrà scendere in campo nello stesso slot orario. Questo vale ovviamente anche per Inter e Napoli, le due formazioni ancora impegnate nella corsa scudetto”.

VAR, IMPERFETTO MA NECESSARIO - Intervenendo anche sulle recenti polemiche arbitrali dopo Atalanta-Roma, Simonelli ha ribadito il suo pieno sostegno al VAR: “Non mi schiero da una parte o dall’altra, dico soltanto che il VAR resta uno strumento estremamente importante. È ovvio che, trattandosi comunque di decisioni umane, possano esserci degli errori. Così come sbagliano i giocatori, anche arbitri e addetti al VAR possono commettere valutazioni non precise. Certo, tutto è migliorabile, ma il VAR resta fondamentale per garantire più trasparenza e oggettività nelle decisioni arbitrali”.

SERIE A ALL’ESTERO, UNA SFIDA AFFASCINANTE - Sul tavolo della Lega c’è anche la suggestiva ipogesi di disputare alcune gare del campionato fuori dai confini italiani, in particolare durante la chiusura di San Siro nel periodo delle Olimpiadi invernali del 2026: “Abbiamo questo progetto ambizioso, portare la Serie A all’estero per ampliare ulteriormente la visibilità del calcio italiano nel mondo. Tuttavia, dobbiamo considerare che non tutto dipende dalla nostra volontà. Servirà l’autorizzazione degli organi competenti e naturalmente la disponibilità delle squadre interessate. Noi faremo di tutto per realizzarlo”.

Simonelli disegna una Serie A moderna, internazionale e sempre più equa, anche attraverso scelte coraggiose e complesse. L’obiettivo è chiaro: valorizzare e tutelare al massimo il calcio italiano, dentro e fuori dai confini nazionali.

Sezione: Serie A / Data: Ven 16 maggio 2025 alle 20:24
Autore: Lorenzo Casalino
vedi letture
Print