Sembra di essere di nuovo calati nell'abisso. Nel campo del surreale, in cui il mondo va in una direzione ma qualcuno, per suo tornaconto personale, decide di girarsi dall'altra parte. Anche se sa già oggi che vincere una piccola battaglia non vorrà dire vincere la guerra, anche se giurisprudenza è già stata fatta e quindi ci sarà poco da dubitare sul come finirà la vicenda.
Lazio-Torino di questa sera è partita che ancora mette a nudo tutta l'incapacità del nostro calcio di fare sistema. Tante belle parole, ma poi quando arriva il momento giusto per 'farla pagare' non c'è pensiero razionale che tenga.

I fatti sono chiari: rispetto a venerdì scorso - giorno in cui si sarebbe dovuta giocare Torino-Sassuolo, poi rinviata - la situazione in casa granata non è cambiata. L'Asl di Torino ha imposto alla squadra isolamento domiciliare fino a questa sera alle 23.59, sperando che non ci saranno nel frattempo nuovi positivi. E fino ad allora, calciatori e membri dello staff granata non potranno entrare in contatto.
Questo perché, solo tra i calciatori, ci sono otto positivi in casa Torino, più membri dello staff. Un numero che s'è alimentato di giro di tamponi in giro di tamponi, un numero sempre più alto che ha fatto scattare l'allarme e ha imposto all'Asl di porre un freno. Una scelta che non è di buonsenso, di più: è fondamentale per preservare la salute dei giocatori, dei membri dello staff e dei loro famigliari. "Credo che oggi ci sia una oggettiva impossibilità a disputare la gara in base a quanto prescritto dalla Asl", ha detto quest'oggi il presidente della FIGC Gabriele Gravina.
Da un lato quindi la vita reale, dall'altro però c'è quella della Lega. Che di reale ha davvero poco. Per rinviare Torino-Sassuolo venerdì scorso è servito innanzitutto un gentleman agreement tra le due società e lo stesso non c'è tra Lazio e Torino, con Claudio Lotito fermamente convinto che questa gara debba essere disputata stasera. Perché? Perché alla Lazio conviene così, perché l'ultima cosa che Lotito pensa di fare è un passo in direzione del Torino di Cairo.

Le cose vanno così. Ma anche volendo provare - se non appoggiare - quantomeno a comprendere il punto di vista di Lotito, provando di essere più realisti del Re, la posizione resta poco comprensibile. Perché c'è il precedente Juventus-Napoli che già dice con chiarezza l'esito finale di questa vicenda. Che il 3-0 a tavolino sarà magari un primo atto formale certificato dal Giudice Sportivo, ma che poi il Collegio di Garanzia del CONI deciderà che la gara andrà disputata. Con l'aggravante, però, che nel frattempo si saranno perse diverse settimane e ci saranno sempre meno slot per trovare un accordo. Perché allora non trovarlo adesso? Domanda non retorica. Che avrebbe mille risposte, ma che meglio delle risposte spiega il motivo della paralisi del nostro movimento.

Sezione: Altre news / Data: Mar 02 marzo 2021 alle 13:04
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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