Dea, la Curva Nord e popolo atalantino stasera in piazza: "Gasperini deve restare!"

Un comunicato forte, diretto e inequivocabile quello diffuso dalla Curva Nord di Bergamo, cuore pulsante del tifo atalantino. Dopo i due striscioni apparsi nella notte all'ingresso del centro sportivo Bortolotti di Zingonia, ora la tifoseria organizzata decide di far sentire ancora più chiaramente la propria voce attraverso una nota ufficiale, diffusa dalla "televisione atalantina", che lascia poco spazio all’interpretazione.

TANTE DOMANDE, UNA SOLA RICHIESTA - Nel testo, i tifosi pongono interrogativi precisi: perché interrompere un rapporto che Gian Piero Gasperini stesso aveva definito fatto di "divergenze superabili"? Davvero la società più vincente della storia nerazzurra non può trovare un punto d'incontro con l'allenatore simbolo di questi nove anni straordinari? Le domande restano aperte, senza polemica ma con chiarezza e determinazione.

UNA POSIZIONE INEQUIVOCABILE - La Curva Nord chiarisce in modo netto la propria posizione, ribadendo che l'interesse superiore dev’essere quello del club e dei tifosi. Non prendendo le parti di nessuno, né dell’allenatore né della società, il comunicato sottolinea però la necessità che il binomio Gasperini-Atalanta prosegua, per il bene comune e per dare continuità a un progetto tecnico e umano che ha scritto pagine indelebili nella storia nerazzurra.

L'APPELLO ALLA PIAZZA - Ecco allora che scatta l'invito a tutti i tifosi a far sentire fisicamente il proprio sostegno e la propria volontà, per riavvicinare idealmente società e allenatore, portando simbolicamente le loro mani a incontrarsi di nuovo. L'appuntamento, fortemente voluto dalla Curva Nord, è fissato per le ore 20 in Piazza Matteotti, cuore di Bergamo.

UN MESSAGGIO CHE PARTE DAL CUORE - Il comunicato (in calce all'articolo) si chiude con una frase che lascia poco spazio ai dubbi: "Gasperini deve restare!". Più che una richiesta, una necessità percepita da gran parte del popolo atalantino, convinto che questa squadra e questa città meritino di continuare a sognare insieme al condottiero che le ha portate a livelli mai raggiunti prima.

Stasera dunque Bergamo scende in piazza per dire la sua, con il desiderio che, alla fine, prevalga il buonsenso e l'amore per questi colori che non può e non deve essere fermato da nulla, nemmeno dalle incomprensioni.