Chi dopo Gasperini? Energia e verticalità per una Dea più reattiva: l'identikit di Palladino

L'addio di Gian Piero Gasperini ha aperto ufficialmente un nuovo capitolo nella storia dell'Atalanta. In queste ore, la dirigenza nerazzurra sta valutando attentamente diversi profili di allenatori, analizzati anche grazie agli approfondimenti tecnici e tattici realizzati dalla Gazzetta dello Sport. Esperienza, stile di gioco, filosofia tattica e capacità di gestire il gruppo. Sotto la lente d'osservazione come possibile successore del Gasp sulla panchina della Dea pro e contro di Raffaele Palladino

Raffaele Palladino ha concluso la sua avventura alla Fiorentina con il miglior piazzamento degli ultimi anni, ma non ha conquistato il cuore di tutti. Nonostante ciò, il suo nome circola con interesse a Bergamo perché rappresenta una via diversa, forse più attendista rispetto a Gasperini, ma ugualmente efficace. La sua Fiorentina era nota per la capacità di chiudersi bene e ripartire con velocità estrema sfruttando giocatori rapidi e tecnici. Questo stile potrebbe aiutare l’Atalanta a gestire partite complicate in Europa, dove serve equilibrio tattico e cinismo.

Certamente il calcio del "Palla" è meno aggressivo rispetto alla tradizione gasperiniana, e la sfida sarebbe quella di mantenere una continuità di risultati puntando su un gioco più verticale e letale, ideale per valorizzare al meglio la rosa bergamasca.